Il fantasma della minaccia terroristica facente capo all’Isis torna ad aleggiare in Francia, dopo circa 6 mesi dall’attentato di Parigi alla sede del giornale Charlie Hebdo. Il crimine è avvenuto questa volta a 30 km da Lione: questa mattina, intorno alle 10, due uomini a bordo di un’auto sono entrati in un’azienda di stoccaggio di gas, la Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, in Isère, nella regione Rodano-Alpi, e hanno provocato un’esplosione aprendo bombole di gas.
Nell’attacco due persone sono rimaste ferite, mentre il proprietario dell’impresa è stato decapitato. La sua testa è stata infilzata in una grata dell’azienda ricoperta di scritte in arabo, il corpo invece trovato a fianco di un drappo islamista nei pressi dell’impianto. Una esecuzione cruenta di quelle alle quali l’Isis ha purtroppo abituato il mondo da circa un anno. L’aggressore si è qualificato infatti come un uomo del cosiddetto Stato islamico (Is).
Due sono i sospetti, di cui uno lavorava per l’impresa come autista, entrambi arrestati. La polizia ha poi fermato alcune persone che potrebbero essere state coinvolte nell’attacco. Tra queste la moglie del presunto omicida, identificato come Yassin Salih, già conosciuto dai servizi antiterrorismo, senza precedenti penali ma già noto per estremismo, come ha annunciato il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce Le Figaro.
“Non abbiamo dubbi che volessero far saltare l’intero complesso industriale” e “che si tratti di un attentato terroristico”, ha commentato il presidente francese, François Hollande, di ritorno da Bruxelles a Parigi dove ha convocato un Consiglio di difesa. Il presidente – che ha visto le prime immagini dell’attentato insieme al cancelliere tedesco Angela Merkel, “visibilmente sotto shock” – ha poi assicurato: “Faremo ciò che i francesi si aspettano: sradicheremo i gruppi responsabili di queste azioni. La sola risposta è l’azione, la prevenzione e la dissuasione e non l’emozione. Non bisogna cedere alla paura. Dai leader europei presenti a Bruxelles ho ricevuto solidarietà, anche perché sanno che è una cosa che potrebbe succedere anche in altri Paesi”.
Intanto la sezione antiterrorismo della procura di Parigi ha avviato un’indagine per “omicidio e tentato omicidio in banda organizzata in relazione a un atto terrorista”. Il primo ministro francese, Manuel Valls, ha ordinato di “rafforzare la vigilanza” in tutti i siti sensibili della regione Rodano-Alpi. L’Air Products – che conta circa 400 dipendenti – è censito tra gli impianti regolati dalla direttiva Seveso che individua i luoghi europei sensibili da sottoporre a particolari misure di sicurezza.