Ieri, giovedì 25 giugno, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del dipartimento del Patriarcato di Mosca per gli affari esteri (Decr), ha incontrato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, al Palazzo del Quirinale, a Roma. Lo riferisce una nota dell’ufficio della Presidenza della Repubblica.
Il sito del patriarcato ortodosso di Mosca, mospat.ru, informa invece che durante l’incontro – al quale erano presenti Sergei Razov, ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica italiana, e l’archimandrita Antony Sevryuk, segretario dell’Amministrazione delle parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia – è stata discussa un’ampia gamma di questioni di reciproco interesse.
Portando a Mattarella i saluti e i migliori auguri del patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill I, il metropolita Hilarion ha subito evidenizato i rapporti positivi e costruttivi con l’Italia, paese di profonde radici cristiane, che – ha detto – sono una priorità nell’attività estera della Chiesa ortodossa russa.
Ha poi informato il capo di Stato sulle iniziative umanitarie e per la pace intraprese dalla Chiesa ortodossa russa, specie riguardo alle azioni militari condotte nelle regioni orientali dell’Ucraina, sottolineando che il Patriarcato di Mosca ha fatto tutto il possibile per richiamare le parti a confrontarsi per una soluzione pacifica del conflitto, e prendendo le distanze da qualsiasi tentativo di coinvolgere la Chiesa nella lotta politica.
Un cenno, durante i colloqui, è andato anche alla situazione in Medio Oriente, dove continua il genocidio della popolazione cristiana. A tal riguardo, il metropolita ha richiamato l’importanza degli sforzi comuni da parte dei leader religiosi, tra cui quelli dell’Islam tradizionale, per portare all’attenzione della comunità mondiale la persecuzione contro i cristiani che forse – ha affermato – è la più crudele mai perpetrata negli ultimi secoli.
Il presidente del Decr si è infine soffermato sul rapporto tra Chiesa cattolica romana e Chiesa ortodossa russa, esprimendo soddisfazione per le dinamiche positive e condividendo con il presidente le sue impressioni del recente incontro con Papa Francesco.
Da parte sua, Mattarella ha molto apprezzato il ruolo svolto dalla Chiesa ortodossa russa nel dialogo interreligioso e ribadito che la Chiesa può portare un contributo significativo nel processo di soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Toccando anch’egli il tema della situazione in Medio Oriente, il presidente della Repubblica italiana ha espresso la sua preoccupazione per il destino dei cristiani perseguitati ed evidenziato la necessità di una cooperazione ancora più stretta tra i diversi stati per opporsi al terrorismo e difendere i diritti dei civili perseguitati dagli estremisti.