Il Papa ai salesiani: “Da voi ho imparato la gioia”

In visita a Santa Maria Ausiliatrice a Torino, Francesco rievoca il passato della sua famiglia a contatto con il carisma di don Bosco. Poi suggerisce: “In tempi di crisi è utile che molti giovani imparino mestieri pratici”

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C’è un importante passato salesiano nella vita del gesuita Jorge Mario Bergoglio.  Ai primi del ‘900, i genitori del futuro pontefice si conobbero in una parrocchia salesiana di Buenos Aires e vennero sposati da un salesiano.

Il giovane Jorge, frequentando l’oratorio, assorbì tantissimo del carisma salesiano: non solo la grande passione per il calcio (la sua squadra del cuore, il San Lorenzo, fu fondata proprio da un salesiano, don Lorenzo Mazza) ma, in particolare, la devozione per Maria Ausiliatrice, che Bergoglio, già da giovane, andava a visitare ogni 24 maggio.

Questi ed altri spunti sono emersi nel discorso pronunciato a braccio da papa Francesco, in occasione della visita alla basilica di Maria Ausiliatrice, a Valdocco, dove sono custodite le spoglie di San Giovanni Bosco, alla presenza del rettor maggiore dei salesiani, don Angel Fernández Artime, e di numerosi sacerdoti e suore di Santa Maria Ausiliatrice.

Il Pontefice ha rievocato l’infanzia di suo padre, Mario Bergoglio che, cresciuto presso la parrocchia di San Carlo in Buenos Aires, vi conobbe Rosa Maria Sivori, anch’ella figlia di immigrati piemontesi. Il sacerdote che poi li sposò era un salesiano originario di Lodi, a lungo missionario in Patagonia.

Quest’ultimo fu a lungo confessore del futuro Papa, il quale, quando mamma Rosa rimase “paralitica” dopo aver partorito l’ultimogenito, fu mandato in collegio dai salesiani, dove vi frequentò l’ultimo anno delle elementari.

“Sono molto riconoscente alla famiglia salesiana – ha raccontato Francesco -. Con loro imparai ad amare la Madonna, mi hanno formato al lavoro, alla bellezza e all’affettività”.

Del resto, ha aggiunto il Papa, don Bosco “con l’amore faceva maturare l’affettività nei ragazzi” e questa capacità, l’aveva appresa dalla madre: “Non si può capire don Bosco senza mamma Margherita”, ha detto il Santo Padre. “Mi domando – ha aggiunto – se, quando educano le ragazze, i salesiani facciano vedere cosa faceva questa donna semplice e povera”.

Un parallelo storico è stato poi compiuto dal Papa riguardo all’epoca di don Bosco e all’attuale. Alla fine del XIX secolo, il Piemonte (e Torino in particolare) si caratterizzava come regione di “mangiapreti”, “massonica”, “anticlericale” ed addirittura “demoniaca”, eppure, ha osservato Francesco, vi sono nati e cresciuti moltissimi santi.

Al giorno d’oggi, la situazione generale è senz’altro migliorata; si affaccia, però, come ai tempi di don Bosco, lo spettro della disoccupazione, con “il 40% dei giovani sotto i 25 anni che non lavora, né studia” e molti di loro sono preda della “depressione” o addirittura tentati dal “suicidio”.

Una risposta al disagio giovanile da parte di don Bosco fu quella di proporre lo sport come esempio di “competizione sana” e di “bellezza del lavorare tutti insieme”.

Sarebbe da rivalutare, tuttavia, ha affermato il Papa, anche il percorso delle scuole professionali, di cui don Bosco fu un pioniere, per dare una “educazione nella misura della crisi”. Poiché non tutti i ragazzi sono portati per lo studio al “liceo classico o scientifico”, sarebbe opportuno insegnare loro un “mestiere pratico” come quello di elettricista o di idraulico.

La “creatività salesiana”, quindi, deve “prendere in mano le sfide di oggi” ed educare nello spirito della “gioia salesiana, qualcosa che ho imparato e che non dimentico”, ha sottolineato Bergoglio.

Un ulteriore riferimento è stato fatto dal Papa ai “tre amori bianchi” di don Bosco: Maria, l’Eucaristia e il Papa. L’amore di questo santo per la Madonna fu assai forte perché “non si vergognò mai della sua mamma”, mentre oggi ci sono molti cattolici che “quasi si vergognano della Madonna o non ne parlano con amore”.

Per quanto riguarda l’eucaristia, tuttora “i salesiani la spiegano bene, facendo entrare i ragazzi nel mistero”.

Anche nell’amore al Papa di don Bosco, emerge qualcosa dell’amore materno: “Non è solo l’amore a una persona ma a Pietro come rappresentante dello Sposo della Chiesa”, ha spiegato Bergoglio.

In don Bosco, quindi, l’amore per mamma Margherita si affianca e si armonizza a quello della Madonna-madre e quello della Chiesa-madre.

Ciò ha fornito al Pontefice l’occasione di tornare a parlare del ruolo delle donne nella Chiesa: esse, ha spiegato, devono avere “lo stesso ruolo della Madonna con gli apostoli nella mattina di Pentecoste”.

Ridurre l’incentivo all’impegno delle donne nella Chiesa alla promozione di una donna a “capo-dicastero”, quindi, “non è una decisione forte” ma un puro “funzionalismo”.

Uscito sulla piazza antistante la basilica, papa Francesco si è congedato dai salesiani e dai rappresentanti dei loro oratori, ricordando loro: “Caratteristica dell’oratoriano è la gioia, un oratoriano dalla faccia triste non va…”.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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