Charleston, sparatoria in una chiesa metodista afroamericana

Nove morti durante l’assalto mosso probabilmente da odio razziale, tra questi il pastore della chiesa. La polizia a caccia di un sospettato: un bianco di 21 anni

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Orrore a Charleston, in Carolina del Sud: nove persone sono rimaste uccise dall’attacco di un uomo che ha aperto il fuoco nella chiesa metodista episcopale africana Emmanuel Ame, durante una lettura serale della Bibbia. La polizia sta setacciando la zona, invitando la gente a rimanere in casa.

“Posso assicurare che stiamo facendo tutto quanto in nostro potere per trovare la persona che ha aperto il fuoco”, ha dichiarato il capo della polizia di Charleston, Greg Mullen, secondo il quale si tratta di “un crimine d’odio razziale”. In base a quanto emerso finora, “il killer ha agito da solo” e si tratta di un ragazzo sui 21 anni, biondo, con una maglia grigia e jeans blu.

Tra le nove vittime della sparatoria – riferice Nbc News – c’è anche un senatore, Clementa Pinckney, 42 anni, pastore della chiesa della strage, democratico del Senato della Carolina del Sud. Per il sindaco Joe Riley si tratta di “una tragedia incomprensibile”.

La Emmanuel African Methodist Episcopal Church è una delle più vaste congregazioni di afroamericani nella regione e una delle più antiche del suo genere nel sud degli Stati Uniti, e per questo è iscritta nel registro nazionale dei luoghi storici.  

 

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ZENIT Staff

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