Si aprirà la prossima domenica 14 giugno, in piazza San Pietro, il Convegno ecclesiale diocesano sul tema “Vi trasmettiamo quello che abbiamo ricevuto – Noi genitori testimoni della bellezza della vita”. E saranno proprio loro, i genitori, i protagonisti dell’incontro di preghiera e riflessione con Papa Francesco in programma dalle 18. L’appuntamento si aprirà con l’indirizzo di saluto del cardinale vicario Agostino Vallini seguito dall’invocazione dello Spirito Santo. Quindi il Santo Padre parlerà alle famiglie, ai catechisti, ai sacerdoti e agli operatori pastorali presenti. Dopo le parole del Papa si proseguirà con la preghiera fino alla benedizione finale e al canto del Salve Regina.
Il giorno successivo, lunedì 15 alle ore 19, il Convegno si sposterà nella basilica di San Giovanni in Laterano: alla presentazione del rapporto del Censis su “I genitori e la trasmissione della fede ai figli a Roma” a cura della sociologa Elisa Manna, responsabile delle politiche culturali dell’organismo di ricerca e componente del Consiglio pastorale diocesano, seguirà la relazione di monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma, su “La responsabilità dei genitori testimoni della bellezza della vita”.
Martedì 16, sempre alle 19, nella Pontificia Università Lateranense si terranno i laboratori di studio con sacerdoti, religiosi e religiose e centinaia di laici che rifletteranno sui contenuti delle prime due serate del Convegno diocesano e formuleranno orientamenti e proposte sui dieci temi proposti: i genitori testimoni dell’amore; la parrocchia accoglie i genitori; la parrocchia e le ferite familiari; l’arte di accompagnare i genitori; l’annuncio della fede ai genitori; i genitori protagonisti dell’educazione; i genitori e la festa della Domenica; i genitori e la formazione scolastica; i genitori e la crescita affettiva dei figli; i genitori e l’educazione alla carità. Infine, il 14 settembre è prevista la doppia sessione conclusiva del Convegno diocesano, con la relazione del cardinale vicario per l’anno pastorale 2015-16, la mattina (ore 9.30) per il clero e la sera (ore 19) per i catechisti.
«I dieci temi scelti per gli altrettanti laboratori – spiega monsignor Andrea Lonardo – rappresentano “punti di vista” per sottolineare che «l’iniziazione cristiana è un momento favorevole per l’educazione dei bambini e dei ragazzi e per il riavvicinamento delle famiglie alla Chiesa”. “Basti pensare – aggiunge il direttore dell’Ufficio catechistico diocesano che dirige anche il Servizio diocesano per il catecumenato – che ogni anno tra i 10 e i 15 genitori, papà o mamme, iniziano un percorso di preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana perché vedono il battesimo dei propri figli; infatti anche l’esperienza del figlio influenza il genitore”.
Quel che è certo è che i genitori sono, in certo senso, “obbligati” a ridomandarsi tutto sulla vita per il fatto stesso di trasmettere la vita. “E cosa vale la pena trasmettere? Lo si deciderà a partire da ciò che si è ricevuto”. Di qui la scelta della frase della prima lettera di Paolo ai Corinti, “Vi trasmettiamo quello che abbiamo ricevuto”, come prima parte del tema del Convegno diocesano di quest’anno.
“Tutti i sacerdoti – afferma ancora Lonardo – avvertono che il coinvolgimento dei genitori nel cammino dell’iniziazione cristiana e il loro impegno nell’educazione della fede dei figli è un nodo decisivo. Occorre rafforzare il loro legame con la parrocchia ma è anche importante rilanciare un’alleanza tra parrocchia, famiglia e scuola. Infatti la sensazione diffusa – conclude il sacerdote – è che i genitori siano in attesa di una proposta, a differenza di quello che comunemente si pensa”.