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La Casa Editrice che fa propaganda gender

Si tratta de “Lo Stampatello”, che ha la finalità di proporre testi specializzati nella diffusione della ideologia nelle scuole, spesso all’insaputa degli stessi genitori

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La teoria dei gender è una ideologia che serpeggia nella nostra società, tentando di sedurre silenziosamente e lentamente gli uomini e le donne dei nostri tempi. I sostenitori di questa ideologia disumana combattono  per la diffusione di una nuova mentalità del genere umano, per svincolare l’identità sessuale con la natura e la missione specifica dell’uomo e della donna.

È interessante notare le modalità con la quale gli attivisti del gender stanno utilizzando i mezzi di comunicazione. Le più grandi battaglie per imporre questa ideologie avvengono infatti nei più influenti luoghi decisionali del nostro pianeta, come le istituzioni politiche primi ambienti dove l’ideologia viene proposta per essere divulgata tramite l’emanazione di nuove leggi.

La strategia utilizzata è quella di mandare avanti un esponente politico poco conosciuto, per attribuirgli la quasi totale responsabilità della proposta di legge ideologica. Le varie proposte vengono emanate da singoli esponenti del Parlamento Europeo, facendo risultare all’opinione pubblica che si tratta di una iniziativa o della volontà di un singolo, quando in realtà è una legge che trova l’approvazione di tutti i componenti di quel partito politico che appoggiano quella mozione.

Oltre ad essere presenti nelle istituzione politiche, gli attivisti “genderiani” li troviamo anche nell’ambito della finanza. Lo sviluppo di tecniche di procreazione assistita, la diffusione massiccia di farmaci antidepressivi, la nascita di cliniche per la fecondazione eterologa e per la maternità surrogata, costituiscono un giro di affari di grande dimensioni.

La perversità del piano diventa poi ancora più evidente quando si passa al tema dell’educazione dei bambini. Chi manovra i fili della diffusione del gender sa benissimo che è molto difficile trapiantare la cultura dei gender in un uomo e una donna adulta che hanno alle spalle una lunga esperienza di identità sessuale coerente con il propio genere umano. Per questa ragione, questi “registi” puntano a cambiare le nuove generazioni a partire dai bambini. E per farlo hanno pensato di ricorrere anche alla carta stampata.

Proprio con questa finalità è nata in Italia, da qualche tempo, una nuova casa editrice, dal nome “Lo Stampatello”, che ha la finalità di proporre dei testi scolastici specializzati nella diffusione della cultura dei gender. Le immagini e i concetti contenuti in questi libri sono davvero inequivocabili: bambini circondati da due uomini o due donne, bambini vestiti da bambine e bambini travestite da maschietti e via dicendo. 

Il pericolo di questi testi è di far passare concetti disordinati come un qualcosa di normale. Stravolgere l’ordine della natura, attraverso le immagini e le parole è l’ultima frontiera dell’imperialismo di un certo modo di concepire l’origine e il fine vita.

Dal momento che la teoria del gender viene promulgata dagli insegnanti, dai maestri o da psicoligici in maniera velata e nascosta (spesso all’insaputa del genitore), un padre e una madre, leggendo il nome della casa editrice dei testi dei loro figli, può intercettare e rifiutare con decisione questa pericolosa imposizione della cultura gender.

Chiaramente per un genitore resta fondamentale il dialogo con i propri figli, soprattutto informandosi sui contenuti dell’insegnamento dei falsi profeti dei tempi moderni, i quali scelgono di cooperare alla diffusione dell’adorazione dell’ideologia del gender.  

Molti genitori sono ignari di questi insegnamenti proposte nelle scuole. Avere delle armi per riconoscerli è il primo mezzo per affrontarli ed iniziare la lotta per sottrarre i propri figli dal flagello di questa ideologia innaturale.

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Osvaldo Rinaldi

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