Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Francesco ha ricevuto Michelle Bachelet Jeria, presidente della Repubblica del Cile, la quale ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Nel corso dei cordiali colloqui, durati circa 47 minuti, in castellano, “si è fatto cenno alle buone relazioni bilaterali esistenti, con l’auspicio che possano essere ulteriormente rafforzate nel quadro degli strumenti giuridici previsti dal diritto internazionale”, come spiega una nota della Sala Stampa vaticana.
Successivamente “sono stati affrontati temi di comune interesse, come la salvaguardia della vita umana, l’educazione e la pace sociale”. In tale contesto, informa il comunicato, “si è ribadito il ruolo e il contributo positivo delle istituzioni cattoliche nella società cilena, specialmente nella promozione umana, nella formazione e nell’assistenza ai più bisognosi”. Non è mancata, infine, “una panoramica sulla situazione dell’America Latina, con particolare riferimento ad alcune sfide che interessano il continente”.
Dopo il saluto alle delegazione, composta da 12 persone, si è passati al tradizionale momento dello scambio dei doni. Bachelet ha regalato al Papa un rosario in argento e lapislazzuli, pietra tipica del Cile, e la nuova edizione di un libro intitolato “Iglesias del fin del mundo”, che raccoglie fotografie delle chiese cilene.
Il Pontefice ha ricambiato con un medaglione in bronzo che ritrae San Martino de Tours nell’atto di donare metà del suo mantello ad un povero, opera del maestro Guido Veroy, e una copia in spagnolo della Esortazione apostolica Evangelii Gaudium.