La Vita dopo morte

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 12,18-27

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Lettura

I sadducei – che tra i libri delle Sacre Scritture accettavano come ispirati da Dio solamente i cinque del Pentateuco e, poiché in essi non si parla mai della risurrezione, la negavano – pongono a Gesù una domanda. Ricordando la Legge data da Mosè, che richiede che una vedova senza figli venga accolta nella famiglia del marito sposando il fratello del defunto marito, i sadducei chiedono a Gesù con chi quella donna sarà sposata in cielo se, dopo aver sposato sette fratelli, muore senza aver dato alla luce nessun figlio. Più che una domanda, i sadducei tentano di prendersi gioco della fede nella risurrezione, spingendo le conseguenze della Legge al paradosso.

Meditazione

Alla provocazione dei sadducei Gesù risponde spiegando che sbagliano già nelle premesse. Nell’aldilà non varranno più le condizioni che sono poste in questa vita. La questione posta dai sadducei non è così “superata” come potrebbe sembrare: chi tra i fedeli non ha qualche defunto in cielo e non ha qualche idea su come sarà la vita eterna? Dante Alighieri scrisse sul tema un Capolavoro letterario e ispirato dalla sua fede, ma anche noi possiamo pensare ai bambini morti come se fossero angeli. Ci poniamo domande su cosa faremo nell’aldilà. Anche due monaci vissuti nel Medioevo si occuparono della questione. Con grande fantasia tentarono di descrivere come sarà il paradiso e infine si promisero l’un l’altro che colui che sarebbe morto per primo sarebbe apparso nel sogno all’altro per dire un’unica parola. Decisero per la parola latina “taliter” (in quel modo) nel caso il paradiso fosse stato come loro lo avevo immaginato o “aliter” (in un altro modo) se fosse stato diverso da come lo avevano immaginato. Dopo la morte del primo dei due, questo apparve nel sogno all’altro, ma disse due parole: “Totaliter aliter!” (totalmente altro!). In altre parole, la vita dopo la morte è completamente diversa da come riusciamo a immaginarla. Semplicemente, non è possibile immaginarla con il nostro limitato orizzonte. Ma possiamo essere certi che Dio – il Dio dei vivi, come ci ricorda Gesù – preparerà a coloro che Lui ama una gioia senza fine.

Preghiera

Signore, a volte dubito: ci sarà la vita eterna? Poi mi chiedo cosa cambierebbe se così non fosse. Forse nulla. Renderebbe solo più cupa la mia esistenza. Senza speranza. Senza fiducia. Signore, aiutami a credere alle tue promesse e aiutarmi a sperare che tu, che ci ami, ai preparato ai tuoi una festa senza fine con te.

Agire

Oggi mi fermo a riflettere un po’ su ciò che mi aspetta dopo la morte. È una realtà che cerco di tenere lontana, di non pensarci. Eppure è la nostra, la mia speranza!

Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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