Si era scatenata in me la voglia di fare tutto il bene possibile. Sono entrato a dare una mano a tutte le iniziative presenti nella diocesi.
Chiedevo a Dio salute, tempo per esprimere il meglio di me e poter soccorrere il prossimo nelle svariate necessità: scuola, orfani, zingari, studio di lingua straniera, catechesi, partecipazione alle attività dei movimenti ecclesiali…
Fino all’esaurimento che non si è fatto attendere. Ho perso ogni energia…con tutto il bene ancora da fare.
In questo frangente, fra i tanti amici, ho potuto riconoscere quelli veri. Amici che non assecondano ciò che tu vuoi fare, ma ti sanno dire, con verità e a tempo opportuno, ciò che Dio vuole da te. Avrebbero voluto fermarmi prima…ma, dopo qualche timido e inutile tentativo, si erano rassegnati… ad aspettarmi al varco. “Correvi troppo” – mi dicono.
Una sera, nel periodo in cui, fermo e tranquillo, cercavo di riprendermi dalla debolezza, mi fecero visita. Mi videro disponibile e s’accorsero che finalmente li avrei ascoltati.
Ora io spero di non dimenticare mai i loro consigli tanto saggi, le espressioni così profonde: “Dio non vuole da te ciò che tu vuoi, ma ciò che Lui vuole. Forse non vuole tutte le cose che tu fai. Certamente vuole te.
Allora in te potrà fare ciò che tu gli lasci fare.”
Ciao da p. Andrea
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