Domenica 11 maggio, alle 9.30, Papa Francesco celebrerà la Messa nella Basilica Vaticana e conferirà l’ordinazione presbiterale a 13 diaconi, 11 dei quali della diocesi di Roma. Sette di essi provengono dal Collegio Diocesano Missionario Redemptoris Mater, tre dal Pontificio Seminario Romano Maggiore e uno dall’Almo Collegio Capranica. Concelebreranno con il Pontefice il cardinale vicario Agostino Vallini, il vicegerente della diocesi l’arcivescovo Filippo Iannone, i cinque vescovi ausiliari di Roma, i superiori dei seminari interessati e i parroci degli ordinandi.
Gli undici diaconi della diocesi di Roma hanno incontrato il Papa il 25 aprile scorso, a Santa Marta. Francesco ha voluto conoscerli personalmente prima della liturgia di ordinazione che li vedrà protagonisti domenica insieme ad altri due diaconi: don Javed Raza Gill, appartenente all’Ordine degli Agostiniani Scalzi, nato nel 1982 a Khanewal in Pakistan, e il trentaseienne vietnamita don Tao Paolo Nguyen Thien, della diocesi di Vinh. Ma ci saranno molti stranieri anche tra gli ordinandi dell’Urbe.
Arriva dalla Corea, precisamente da Kim Hae, il “decano” del gruppo, don Sang Heum Park, detto Damiano, classe 1972, che presta servizio nella parrocchia di Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca e si è formato al Redemptoris Mater. Proviene dallo stesso seminario pure il più giovane del gruppo, don Juan Pablo Fernandez Egas. Originario della capitale dell’Ecuador, Quito, è nato nel 1987 ed è destinato a San Gregorio Barbarigo al quartiere Europa.
«Durante l’adolescenza mi sono in qualche modo ribellato alla chiamata poi, durante la visita a un santuario dedicato alla Vergine in Ecuador, mi sono alzato in piedi e ho risposto alla vocazione», ricorda don Juan Pablo. Hanno studiato al Redemptoris Mater anche don José Gregorio Alvarez Yepez, venezuelano di 34 anni, che sta svolgendo il suo servizio nella comunità dei Santi Martiri dell’Uganda all’Ardeatino; don Davide Cianferoni, anche lui trentaquattrenne, di origini toscane, destinato alla parrocchia di San Policarpo all’Appio Claudio; don Eduardo Andres Contreras Valladares, cileno di 28 anni, vicario parrocchiale a San Pier Damiani ad Acilia; don Giacomo Ferri, 30 anni, di Genzano, viceparroco di San Giovanni della Croce a Castel Giubileo, mentre don Rodrigo Paiva dos Reis, brasiliano del 1986, presta il suo servizio a San Cipriano a Primavalle: dal suo Paese, per il giorno dell’ordinazione, «arriveranno più di 70 persone tra parenti e amici».
Domenica sarà una grande festa anche per don Paolo Stacchiotti, nato a Roma il 10 novembre del 1986 e alunno del Capranica. La sua è una vocazione cresciuta nella parrocchia di San Bruno alla Pisana: «Sono il primo parrocchiano in 45 anni a diventare sacerdote!», ammette sorridendo. «La sera faremo una grande festa lì, e la settimana successiva sarò a Santa Gemma Galgani, dove già sto prestando servizio come diacono».
Romano pure don Nicola Di Ponzio, del Seminario Maggiore, nato nel 1986 e cresciuto nelle parrocchie di San Giorgio ad Acilia e di San Timoteo a Casal Palocco. Per lui la chiamata del Signore è arrivata dopo un pellegrinaggio in Francia, sulle orme del Curato d’Ars e di santa Teresina di Lisieux. «Gli anni del seminario sono stati molto formativi – riflette -. Ho imparato che questo non è un posto dove ti insegnano a “diventare prete” ma dove si viene educati a quella libertà e a quella fiducia che permettono di seguire Dio». Don Nicola ha svolto il diaconato a San Giustino all’Alessandrino, mentre è alla Santissima Annunziata a via Ardeatina don Marco Seminara, suo coetaneo e compagno al Maggiore. Dall’istituto formativo di piazza San Giovanni pure don Paolo Scipioni, ex cardiologo nato ad Avezzano nel 1977 e destinato a Santa Croce in Gerusalemme.
In preparazione alle ordinazioni di domenica, venerdì 9 alle 20.45 nella basilica di San Giovanni in Laterano si terrà un incontro di preghiera rivolto ai giovani e intitolato “I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29). L’appuntamento prevede le testimonianze di due ordinandi e di una consacrata e la catechesi di don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni.