Io so quanto la mamma lavorava per mettere in pista, in maniera dignitosa, i due fratellini più piccoli.
Le pulizie del mattino si concentravano in maniera intensa su questi due mocciosi, tesori da rendere non solo presentabili, ma anche carini per la scuola materna. La maestra d’asilo che li veniva a prendere, li chiamava i “due fiorellini colorati e profumati dalla mamma”.
Il lavandino di casa, la toilette, lo sgabuzzino che raccoglie di tutto…sono gli angoli che rivelano il lavoro di pulizia e l’ordine che rende bella la casa a chi entra.
Anch’io stamane, ho notato al refettorio la bella pulizia che regna nel lavandino e sul tavolo della frutta…Fatta la colazione, mi sono accorto che, spostandomi qua e là per prendere la tazza, scaldare il latte, fare il caffè, mettere lo zucchero, spezzare il pane…lasciavo i segni del mio passaggio: sporco e disordine. Mi sono impegnato a lasciare pulito come avevo brillantemente trovato.
Com’è facile, direi normale, sporcare e mettere disordine là dove si passa, si tocca, si lavora; ma com’è bello e accogliente rimettere ordine e pulizia.
E’ normale e frequente per il bambino sporcarsi e sporcare, ma se sta con la mamma si ritrova subito presentabile e sempre pulito.
Dio che è in te e in me non permette che io mi presenti al prossimo se non dopo avermi frequentemente e gioiosamente pulito, lavato e abbellito nel bagno delle sue mani profumate.
Ciao da p. Andrea
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