“Care famiglie, non dovete avere timore a reclamare a voce alta e insieme i vostri diritti: con il matrimonio avete assunto dei doveri verso la società, ma avete anche acquisito dei diritti. E i patti vanno rispettati”. L’incoraggiamento giunge dal card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, nell’omelia pronunciata domenica pomeriggio alla Convocazione diocesana delle famiglie che si è svolta a Genova.
Il porporato ha invitato le migliaia di persone che lo stavano ascoltando ad alzare “compatti la voce per dire sì alla famiglia e no a ciò che la disgrega”. L’auspicio del card. Bagnasco è che i “responsabili della cosa pubblica” si adoperino per “sostenere, difendere e promuovere questo istituto insostituibile per il bene comune”.
Inoltre, ha invocato affinché si faccia il necessario per “rendere meno difficile e gravoso la formazione di una famiglia, la generazione e l’educazione dei figli; favorire l’occupazione giovanile; contenere il costo degli alloggi; aumentare il numero delle scuole materne e degli asili nido sono richieste da fare alle autorità responsabili con fermezza, rispetto, insistenza. Sono queste le vere necessità a cui dare risposte immediate e concrete”.
Bagnasco ha parlato di detassazione ma anche della necessità di “conciliare meglio soprattutto il lavoro della donna, della mamma, con la famiglia e premiare e incentivare le aziende che creano lavoro. Sono cose concrete che le famiglie chiederanno con tanta insistenza”.
“Vorremmo che la società vi fosse riconoscente senza farsi distrarre da voci diverse, insistenti e organizzate”, ha aggiunto.