"Leggere ogni giorno un brano del Vangelo"

Le parole del Papa durante la preghiera del Regina Cæli

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Rientrato in Vaticano dopo la Messa celebrata per la Comunità Polacca di Roma nella chiesa di San Stanislao, Papa Francesco ha guidato oggi alle ore 12 la recita del Regina Cæli con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre ha rivolto le seguenti parole ai fedeli:

***

[Prima del Regina Cæli:]

Cari fratelli e sorelle buongiorno!

il Vangelo di questa domenica, che è la terza domenica di Pasqua, è quello dei discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-35). Questi erano due discepoli di Gesù, i quali, dopo la sua morte e passato il sabato, lasciano Gerusalemme e ritornano, tristi e abbattuti, verso il loro villaggio, chiamato appunto Emmaus. Lungo la strada Gesù risorto si affiancò ad essi, ma loro non lo riconobbero. Vedendoli così tristi, Egli dapprima li aiutò a capire che la passione e la morte del Messia erano previste nel disegno di Dio e preannunciate nelle Sacre Scritture; e così riaccese un fuoco di speranza nei loro cuori.

A quel punto, i due discepoli avvertirono una straordinaria attrazione verso quell’uomo misterioso, e lo invitarono a restare con loro quella sera. Gesù accettò ed entrò con loro in casa. E quando, stando a mensa, benedisse il pane e lo spezzò, essi lo riconobbero, ma Lui sparì dalla loro vista, lasciandoli pieni di stupore. Dopo essere stati illuminati dalla Parola, avevano riconosciuto Gesù risorto nello spezzare il pane, nuovo segno della sua presenza. E subito sentirono il bisogno di ritornare a Gerusalemme, per riferire agli altri discepoli questa loro esperienza, che avevano incontrato Gesù vivo e lo avevano riconosciuto in quel gesto della frazione del pane.

La strada di Emmaus diventa così simbolo del nostro cammino di fede: le Scritture e l’Eucaristia sono gli elementi indispensabili per l’incontro con il Signore. Anche noi arriviamo spesso alla Messa domenicale con le nostre preoccupazioni, le nostre difficoltà e delusioni… La vita a volte ci ferisce e noi ce ne andiamo tristi, verso la nostra “Emmaus”, voltando le spalle al disegno di Dio. Ci allontaniamo da Dio. Ma ci accoglie la Liturgia della Parola: Gesù ci spiega le Scritture e riaccende nei nostri cuori il calore della fede e della speranza, e nella Comunione ci dà forza. Parola di Dio, Eucaristia. Leggere ogni giorno un brano del Vangelo. Ricordatelo bene: leggere ogni giorno un brano del Vangelo, e le domeniche andare a fare la Comunione, a ricevere Gesù. Così è accaduto con i discepoli di Emmaus: hanno accolto la Parola; hanno condiviso la frazione del pane e da tristi e sconfitti che si sentivano, sono diventati gioiosi. Sempre, cari fratelli e sorelle, la Parola di Dio e l’Eucaristia ci riempiono di gioia. Ricordatelo bene! Quando tu sei triste, prendi la Parola di Dio. Quando tu sei giù, prendi la Parola di Dio e va’ alla Messa della domenica a fare la Comunione, a partecipare del mistero di Gesù. Parola di Dio, Eucaristia: ci riempiono di gioia.

Per intercessione di Maria Santissima, preghiamo affinché ogni cristiano, rivivendo l’esperienza dei discepoli di Emmaus, specialmente nella Messa domenicale, riscopra la grazia dell’incontro trasformante con il Signore, con il Signore risorto, che è con noi sempre. C’è sempre una Parola di Dio che ci dà l’orientamento dopo i nostri sbandamenti; e attraverso le nostre stanchezze e delusioni c’è sempre un Pane spezzato che ci fa andare avanti nel cammino.

[Dopo la preghiera del Regina Cæli, il Papa ha salutato i pellegrini:]

Cari fratelli e sorelle,

desidero invitarvi ad affidare alla Madonna la situazione in Ucraina, dove non cessano le tensioni. La situazione è grave. Prego con voi per le vittime di questi giorni, chiedendo che il Signore infonda nei cuori di tutti sentimenti di pacificazione e di fratellanza. Preghiamo anche per i defunti a causa dell’enorme frana che si è abbattuta due giorni fa su un villaggio dell’Afghanistan. Dio Onnipotente, che conosce il nome di ognuno di loro, accolga tutti nella sua pace; e dia ai superstiti la forza di andare avanti, con il sostegno di quanti si adopereranno per alleviare le loro sofferenze.

Cari fratelli e sorelle,

oggi è la Giornata Nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha per tema “Con i giovani, protagonisti del futuro”. Bel tema! Quanti giovani ci sono qui oggi? Quanti? Voi siete protagonisti del futuro! Voi siete entrati nel futuro, nella storia. E’ questo il tema di oggi. Prego per questa grande Università, perché sia fedele alla sua missione originaria e aggiornata al mondo attuale. A Dio piacendo mi recherò presto a visitare qui a Roma la Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Policlinico “Gemelli”, che compie 50 anni di vita e appartiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Saluto tutti voi, fedeli romani e pellegrini! In particolare i fedeli della diocesi di Parma, guidati dal Vescovo Enrico Solmi, con numerosi giovani che fanno un cammino chiamato “Concilio dei giovani”. Bel nome! Avanti! Buon cammino a tutti!

Saluto l’Associazione “Meter”, che da quasi vent’anni lotta contro ogni forma di abuso sui minori. Grazie per il vostro impegno! Come pure i partecipanti alla Marcia per la Vita, che quest’anno ha un carattere internazionale ed ecumenico. A “Meter” e ai partecipanti alla Marcia della Vita tanti auguri e avanti, e lavorare su questo!

Saluto le associazioni “Relais Sourds” di Lione, “Il portico” di Padova e “Jardin de los niños” dall’Argentina; le Suore Maestre di Santa Dorotea; i fedeli Melchiti dall’Australia e quelli di Alcorcón, Spagna; i ragazzi polacchi di Rybnik, seguaci del beato Piergiorgio Frassati; il Coro e la Banda di Lenola, i Cori della Diocesi di Udine e le associazioni dei Camperisti italiani.

Ringrazio per la loro presenza i tanti gruppi parrocchiali e giovanili!

A tutti voi auguro una buona domenica. Buon pranzo e arrivederci!

[© Copyright 2013- Libreria Editrice Vaticana]
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ZENIT Staff

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