Il Consiglio per l’Economia, istituito da Papa Francesco con il Motu proprio “Fidelis dispensator et prudens”, del 24 febbraio scorso, ha tenuto ieri la sua prima riunione nella Sala Bologna del Palazzo Apostolico. Come riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana, i lavori, terminati alle 18, sono stati presieduti dal cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio. Oltre ai quindici membri, hanno partecipato anche i cardinali Pietro Parolin, segretario di Stato, e George Pell, presidente della Segreteria per l’Economia, e il prelato segretario del Consiglio stesso, mons. Brian Ferme.
Il Papa ha ricevuto il Consiglio nella mattinata di ieri. Come sottolineato sia dal Santo Padre nel suo discorso, sia dal cardinale Marx nel suo indirizzo, i membri ecclesiastici e laici del Consiglio sono sullo stesso piano, con pari responsabilità e diritti. Ciò – riferisce ancora la nota vaticana – è apparso concretamente nella riunione stessa per il fatto che ecclesiastici e laici hanno occupato posti alternati e non separati intorno al tavolo dei lavori.
I lavori, che si sono svolti in un’atmosfera positiva e costruttiva, hanno avuto come oggetto anzitutto la bozza degli Statuti del Consiglio stesso, il cui esame sarà proseguito anche nella prossima riunione perché possano essere presentati all’approvazione del Santo Padre. Inoltre è stato presentato al Consiglio il lavoro svolto dalla Commissione di studio e indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede (COSEA, istituita dal Papa il 18 luglio 2013).
L’informazione e la continuità del lavoro svolto sono garantite dal fatto che il presidente e altri due membri della COSEA sono ora membri del Consiglio dell’Economia. La prossima riunione è stata fissata per il 5 luglio. Altre due riunioni sono previste nel corso di quest’anno: una in settembre e una in dicembre.