Stava diventando per me una tortura quell’ambulatorio del medico di fiducia. Come tutti, mi mettevo ordinatamente in fila, cercando di scoprire e annotare chi fosse arrivato per ultimo e chi mi avrebbe immediatamente preceduto nella visita: il modo logico per rispettare l’ordine delle precedenze che mantiene la pace.
Ma, non so come e non so perché, le ultime due o tre visite ambulatoriali mi hanno portato le tanto “gradite” preferenze del medico e nello stesso tempo le micidiali invidie e indignazioni dei “con-pazienti”.
Erano pugnalate per me quelle parole del medico che m’invitavano alla precedenza e manifestavano esplicitamente davanti a tutti la sua preferenza nei miei confronti.
Per prudenza ho dovuto cambiare il medico, liberandomi da “attenzioni”-“preferenze” tanto delicate e pesanti.
Eppure mi hanno insegnato, e lo trovo vero, interessante e liberante, che Dio ama tutti indistintamente e non sa amare ciascuno di noi se non in modo personale, totale così da darti l’assoluta certezza di essere l’unico e il preferito…
Solo il suo amore è indivisibile. Nessuno ne dubita o se ne sente offeso…come nessuno si sente offeso e derubato dal sole che fa piovere i suoi raggi su tutti e su chiunque a lui si esponga. Tanto da arrivare ad avvolgerti in moto totale, personale, unico e preferenziale.
Ciao da p. Andrea
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