Il controllo del Pacifico è diventato negli ultimi anni un nodo focale per i nuovi equilibri geopolitici che vanno profilandosi a livello mondiale. L’importanza ormai assunta dall’area in questione è di interesse cruciale non soltanto nell’ambito della competizione tra attori regionali, principalmente Cina e Giappone, ma sopratutto a livello globale. A tal proposito, infatti, molti sostengono che l’egemonia sul Pacifico settentrionale che la Cina e gli USA si contendono determinerà la configurazione del nuovo sistema multipolare.
Il nuovo volume di Geopolitica, la rivista pubblicata dall’IsAG – Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, dal titolo “Asia-Pacifico: un nuovo pivot”, ha focalizzato la sua indagine su quest’area per dare rilievo all’importanza che la stessa avrà nella geopolitica mondiale e, più in particolare, su come il nuovo “pivot” della politica statunitense influenzerà gli equilibri regionali a fronte della decisione intrapresa dall’amministrazione Obama di riorientare la strategia nazionale statunitense per fare perno sulla regione dell’Asia-Pacifico.
I contributi offerti da illustri analisti, professori e importanti esponenti dell’ambito della cultura e delle istituzioni – italiani e stranieri – che il nuovo volume ha il pregio di ospitare, hanno affrontato in modo magistrale la tematica, approfondendo i molteplici aspetti e le varie sfaccettature che essa presenta.
Il corpo del volume, corroborato da un denso numero di grafici e carte geografiche utili alla comprensione figurata del testo, è suddiviso in quattro settori e si apre con l’editoriale del Presidente Tiberio Graziani seguito dal FOCUS in cui grande attenzione è stata riservata dal Direttore, Daniele Scalea, sull’importanza del controllo degli Stretti indonesiani dal momento che gli stessi, collegando i grandi centri industriali d’oriente (Cina, Giappone e Corea del Sud), con i loro mercati d’esportazione delle merci (Europa, in primis) e d’importazione di petrolio e altre risorse (Golfo Persico, ma anche Africa), rappresentano un importante canale di transito da cui passa la metà del traffico mercantile marittimo mondiale. Ciò permette chiaramente di comprendere l’importanza geostrategica da essi assunta, la competizione scaturitane per stabilirne il controllo e la supremazia sugli stessi, nonché la centralità che stanno ricoprendo nella politica mondiale.
Tra i numerosi elaborati presenti all’interno del FOCUS merita grande attenzione, per analiticità e rigore scientifico, lo scritto del Dott. Alessio Stilo – ricercatore associato dell’IsAG – il quale, dopo aver passato in disamina l’esistente letteratura circa la reale o eventuale possibilità di conflitto tra Cina e Stati Uniti per l’ottenimento della supremazia economica, geopolitica ed ideologica, ha messo in luce e analizzato alcuni ipotizzabili scenari futuri, scaturiti dalla letteratura medesima, che potrebbero sorgere dal confronto Cino Statunitense.
Stilo, d’accordo con Noah Feldman, conclude il suo contributo affermando che il conflitto geostrategico, pur essendo inevitabile, verrà tuttavia gestito dall’interdipendenza economica che sussiste tra i due contendenti che provvederanno a mantenerlo nei canoni di un normale confronto dialettico tra potenze rivali, evitando di incanalarlo verso lo scontro militare. Tra i contenuti del volume, si segnala anche l’interessante intervista rilasciata dal Generale Fabio Mini e posta a margine del FOCUS che impreziosisce l’opera.
Il generale analizza gli eventi attraverso la sua originale chiave di lettura, convalidata e supportata dall’ampio bagaglio di esperienza di cui si è dotato nel corso dei prestigiosi incarichi che lo hanno direttamente impegnato nei differenti contesti internazionali. Il volume, infine, si conclude con un’ampia sezione dedicata alle recensioni di importanti testi afferenti alla geopolitica e alle questioni di carattere internazionale.