Mille persone presenti e moltissimi amici in diretta streaming dal Teatro Orione di Roma hanno festeggiato ieri, domenica 12 gennaio, i 20 anni di nascita di Nuovi Orizzonti, la Comunità fondata da Chiara Amirante che interviene in tutti gli ambiti disagio sociale realizzando azioni di solidarietà a sostegno di chi vive situazioni di grave difficoltà, prostituzione, dipendenza da alcol e droga.
Numerosi i “vip” intervenuti: Andrea Bocelli, Nek, Lorella Cuccarini, Matteo Marzotto, Simona Branchetti, Savino Zaba, Francesca Fialdini, Marco Iannone, Sarah Maestri, Fabio Salvatore. E oprattutto il “popolo di risorti”: i ragazzi e le ragazze che vivono nelle Comunità e nei centri di spiritualità di Nuovi Orizzonti, che sono stati letteralmente strappati alla morte dell’anima e del corpo.
Nell’occasione è stato presentato il nuovo volume della fondatrice “E gioia sia. Il segreto per la felicità”, introdotto dalla prefazione della Cuccarini, nelle librerie dal 14 gennaio (Ed. Piemme). “Provo profonda commozione nel cuore e tanta gratitudine a Dio per aver strappato migliaia di vite alla disperazione – ha detto Chiara Amirante -. Mi sembrava una follia lasciare le mie sicurezze e comodità per seguire il Vangelo, ma se non l’avessi fatto non avrei avuto una vita piena, non avrei mai provato quella gioia piena, divina, vera, che non passa e che oggi posso testimoniare”.
“Ecco perché – ha spiegato la fondatrice – abbiamo voluto che questo ventennale coincidesse con l’uscita del libro “E gioia sia”: per condividere con tutti la chiamata alla gioia di cristiani e non cristiani. Tutti dobbiamo crescere nella gioia e la gioia dipende da come scegliamo di vivere. Il segreto per la felicita? Lo rivela Gesù nel Vangelo di Giovanni: “Rimanete nel mio amore. Vi dico queste se perché la mia GIOIA sia in voi e la vostra GIOIA sia PIENA. Amatevi COME io vi amato”. La gioia è conservare la gratitudine del cuore anche nei momenti di dolore e non smettere mai di amare, anche dopo ferite dolorosissime dell’anima”.
“Ho conosciuto Nuovi Orizzonti dieci anni fa ed è stato un colpo di fulmine, amore a prima vista”, ha dichiarato Nek, “mi han colpito gli sguardi amorevoli nei miei confronti. Mi è subito piaciuta la decodifica di Dio che Chiara sa fare. Da quando l’ho conosciuta metto sempre un po’ di Dio nei miei dischi. Nelle case di recupero della Comunità, invece di darmi la mano mi hanno abbracciato. Oggi siamo tutti molto distanti”. Quello di Nuovi Orizzonti, ha aggiunto, “è un buon modo di combattere la malattia dell’indifferenza e uno strumento per ricordarsi che non siamo eterni (solo Dio è eterno), ma siamo immortali”.
Bocelli ha invece raccontato due aneddoti per spiegare cosa significa l’ ”amore” di cui parla Chiara Amirante: “Il primo: un professore all’Università diceva che se nel mondo c’è il male, allora Dio non esiste. Un alunno gli chiese: professore, secondo lei esiste il freddo? Lui rispose: non esiste, è solo assenza di caldo e il buio è solo assenza di luce. Lo studente concluse: quindi anche il male è solo assenza di bene, cioè assenza di Dio. Il professore chiese: chi sei? Rispose: Albert Einstein. La fede in Dio, allora, non è affatto cosa di poco conto … è un raggio di sole in questo mondo che del sole ha tanto bisogno”. Secondo aneddoto, ha proseguito il cantante: “Madre Teresa si trovò accanto a un sofferente che emanava cattivo odore. Un passante le disse: io non lo farei per niente al mondo. Lei rispose: nemmeno io! Questo è l’amore”.
“L’orizzonte di Dio è proprio infinito…”, ha invece affermato Loredana Seno, prima amica ad aver accompagnato la Amirante nelle uscite di strada. “Chi avrebbe immaginato di accogliere tutte queste persone! Chi avrebbe mai pensato a questa opera così grande? Ricordo i primi anni a Trigoria, quando anche io ho lasciato casa e lavoro per dedicarmi agli emarginati”. La donna ha ricordato “la bellezza della vita dei primi anni, la naturalezza e semplicità nel fare le cose, la radicalità delle scelte data dall’ispirazione divina, vivere la povertà come la cosa più semplice del mondo”. “Camminavamo solo per fede, quasi incosciente – ha soggiunto – con folle certezza nella Provvidenza di Dio. Chiedevamo offerte con la scatola da scarpe, con la semplicità dei bambini. Il clima era quello di una vera famiglia: entravi in casa e non sapevi chi era l’ultimo ragazzo accolto e un responsabile”.
Un’altra testimonianza giunge da Paolo Zanni (primo ragazzo accolto a Trigoria): “Quando sono entrato in comunità mi correvano dietro 3 magistrati, per non contare panettieri, baristi e tutto il resto…per i guai che avevo combinato. Chiara Amirante è laureata in Scienze Politiche, io invece ho tre Master: due a Regina Coeli e uno a Rebibbia. All’inizio è stato difficilissimo: Chiara, Loredana e Tonino (il primo amico di Chiara sceso in strada), mi parlavano di amare il fratello, del Vangelo, ma io avevo un piede nella tomba e “nun ce la potevo fa’”. Poi ho capito che Dio è Padre, e io quel padre lo tenevo legato con la camicia di forza, non gli permettevo di abbracciarmi”. Anni duri, quelli di Trigoria, ma bellissimi. “Coi materassi in terra per dormire – ha raccontato Zanni – ma uno spirito di libertà davvero unico. Giochi, scherzi, partite di calcio, tutte le pazzie che Dio ti chiede di fare! La mia storia personale è molto dura e dolorosa, ma guardando come Dio ha trasformato la mia vita, e cos’è diventata Nuovi Orizzonti oggi, non riesco più a raccontare la parte negativa di me. Io in questi 20 anni forse non mi sono santificato ma sicuramente mi sono salvato la vita. Sono salvo”.
L ‘avventura di Nuovi Orizzonti inizia nel 1990 quando Chiara Amirante, poco più che ventenne, decide di addentrarsi nei meandri della Stazione Termini di Roma per incontrare coloro che la società stava lasciando morire per indifferenza nel baratro dellacriminalità, della solitudine, delle sostanze stupefacenti e dell’isolamento.L’impatto con queste terribili realtà di dolore, ha portato Chiara a lasciare casa, studi e lavoro per seguire una chiamata interiore a dedicarsi completamente al “popolo della notte”, quello delle strade pericolose, dei delinquenti, degli ex carcerati, dei senzatetto, delle prostitute, dei tossicodipendenti, degli angoli più bui di Roma. Nasce così “Nuovi Orizzonti” che – dalla prima comunità residenziale per una ventina di ragazzi a Trigoria – si trasforma in breve tempo inuna numerosissima famiglia allargata, una rete di centri di solidarietà e accoglienza con sedi e attività in diverse parti del mondo, impegnate su diversi fronti per portare la“rivoluzione dell’amore”. Il carisma di fondazione della Comunità ha un forte messaggio di speranza: portare la gioia del risorto negli inferi dell’umanità, contagiando, quasi per contatto, l’amore che Gesù Cristo nel Vangelo ha insegnato all’umanità:dare la propria vita per gli altri.
Attualmente Nuovi Orizzonti Onlus conta: 712 Equipe di Servizio, 207 Centri di accoglienza, formazione ed orientamento, di cui 70 Centri Residenziali di Accoglienza, Reinserimento e Formazione; 52 Centri di Ascolto di Prevenzione e di Servizio; 85 Famiglie Aperte all’accoglienza; 5 Cittadelle Cielo in via di realizzazione, più di 350.000 Cavalieri della Luce impegnati a portare la rivoluzione dell’amore nel mondo.