"Costantino e i cristiani. L'Editto di Milano e la libertà religiosa"

E’ in libreria per la Cantagalli il volume curato da Andrea Tornielli e Andrea Gianelli

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Cosa significa laicità di Stato? Che differenza c’è fra libertà e tolleranza? Qual è il rapporto corretto tra Stato e Chiesa? La Chiesa è davvero troppo ricca e potente? Se così fosse, è veramente opportuno un ritorno alla “Chiesa delle origini”, povera e senza privilegi? Ma è mai esistita, poi, una “Chiesa delle origini”?

Nell’anniversario del cosiddetto Editto di Costantino, un documento dal significato controverso, sull’importanza del quale gli storici sono ancora divisi, questo dibattito si fa ancora più acceso.

Ma è anche l’occasione per ricordare chi era Costantino, quali gli eventi che segnarono la sua vita e le ragioni che ne fecero un “amico dei cristiani”.

Andrea Tornielli e Andrea Gianelli hanno interrogato sull’argomento quattro fra i più autorevoli storici che hanno studiato la figura di Costantino e il suo contesto storico. Dai loro interventi vengono fuori posizioni divergenti che offrono al lettore l’opportunità di vagliare criticamente i diversi punti di vista e accogliere l’interpretazione che a loro sembra più motivata.

Un dialogo a più voci che mostra come un documento di 1.700 anni fa sia ancora oggi di grandissima attualità.

DATI TECNICI

“Costantino e i cristiani. L’Editto di Milano e la libertà religiosa”, a cura di Andrea Tornielli e Andrea Gianelli. Con i contributi di Alfredo Valvo, Alberto Barzanò, Arnaldo Marcone, Giorgio Bonamente

Cantagalli 2013
136 pagine
12,00 euro

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ZENIT Staff

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