Conclusione del Simposio Internazionale della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI

Consegnati oggi i premi al termine del Simposio intitolato “Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger”

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I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger” è il titolo scelto per l’edizione 2013 del Simposio internazionale promosso dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. Il convegno è iniziato il 24 ottobre e si è conclusooggi, con una sessione mattutina tenutasi nell’Aula del Sinodo, in Vaticano. A seguire, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, Papa Francesco ha conferito il “Premio Ratzinger” al Reverendo Professor Richard Burridge, teologo anglicano, e al Professor Christian Schaller, teologo cattolico tedesco.

La tre giorni di studio ha visto la partecipazione di oltre quattrocento docenti e ricercatori di differenti università e confessioni cristiane, confluiti a Roma per approfondire la questione dell’ermeneutica storica e cristologica dei Vangeli, alla luce della ricerca di Joseph Ratzinger. In particolare, il Simposio prende spunto dai tre volumi su Gesù di Nazareth scritti dal Papa Emerito Benedetto XVI e pubblicati tra il 2007 e il 2012.

La trilogia è stata l’argomento centrale degli interventi di questa mattina, a cui hanno partecipato in qualità di relatori Thomas Söding, docente dell’Università di Bochum, in Germania, e il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi. Nell’analisi del professor Söding, i tre volumi di Ratzinger sono un invito a diventare amici di Gesù. Ne risulta una “cristologia di umanità”, caratterizzata dall’amore di Dio e da un rapporto di vicinanza e rispetto. “Essere amico di Gesù”, ha affermato, “significa condividere l’amore di Dio”. È stato poi approfondito il concetto di amicizia, così come emerge dal brano evangelico di Giovanni 15: 12-15, in cui Gesù affida ai discepoli il comandamento di amarsi gli uni gli altri come Lui ha amato loro. “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15:13). I discepoli, cioè, sono chiamati a imitare l’amore di Gesù nel servizio al prossimo.

Il contenuto teologico della trilogia è stato, invece, il focus dell’intervento del Cardinale Amato. “Il Santo Padre”, ha detto, “rilegge la storia di Gesù nella sua completezza, cioè nella sua duplice valenza di avvenimento spazio-temporale e di evento salvifico” e, ha proseguito “historia e fides sono inscindibilmente unite e costituiscono i pilastri della verità del cristianesimo, che è salvezza nella storia e nella fede”. Nelle parole del cardinale, infine, il Papa Emerito Benedetto XVI “aveva tanto desiderato scrivere un libro su Gesù” e ha consegnato alla Chiesa la sua riflessione di teologo e pastore non come atto magisteriale, ma come dono di sapienza personale.

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Laura Guadalupi

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