“La dichiarazione del portavoce della Renamo secondo cui il movimento di resistenza mozambicano si sente ancora vincolato dall’Accordo di pace dell’ottobre 1992 è una buona notizia che fa ben sperare circa la possibilità di superare rapidamente una fase critica dell’evoluzione democratica del paese". Lo dichiara in un comunicato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, affermando: "Nei 21 anni dalla firma dell’Accordo di Roma, mediato dalla Comunità di Sant’Egidio con l’appoggio del governo italiano, il consolidamento della democrazia è andato di pari passo con lo sviluppo economico, e il Mozambico ha conosciuto una stagione di felice convivenza fra gruppi politici pur in contrasto fra di loro".
"La rinuncia allo scontro militare - prosegue il presidente - e la scelta del terreno parlamentare per il confronto e il dialogo tra le parti si è rivelata felice, e non può essere rimessa in discussione, pena il ritorno della instabilità e un grave pregiudizio per il futuro del paese". In tal contesto, la Sant’Egidio è presente nel paese con oltre 100 comunità in numerose città e realtà locali e con i programmi DREAM per la prevenzione e la cura dell’AIDS, e BRAVO per la registrazione anagrafica dei bambini. La Comunità - conclude Impagliazzo - "auspica che lo spirito dell’Accordo di pace continui ad ispirare tutti i mozambicani, e che il dialogo riprenda nella convinzione che la pace è il migliore investimento per il Mozambico”.