”Sulle strade del mondo”: questo è il tema scelto dalle Pontificie Opere Missionarie per la Giornata Missionaria Mondiale (Gmm) 2013: uno slogan quanto mai suggestivo e significativo, perché le strade evocano ogni spazio aperto e percorribile, ogni luogo, piazza, sentiero, dove l’altro può farsi vicino e dove si incrociano sguardi, parole, timori e speranze, diffidenze e nuove amicizie. Gesù ha percorso le strade della Palestina, partendo dalla Galilea, zona di confine, e talvolta si è spinto oltre. Da bambino, come ebreo, fu straniero in Egitto; nel suo ministero, provenire da Nazaret lo rendeva straniero in Giudea, ma anche a Nazaret l’origine da Betlemme non avrà evitato sospetti. L’ uomo Gesù sapeva stare sulle strade perché per lui, così spesso straniero, nessuno era straniero davvero.
Questa è anche la vicenda dei nostri missionari e missionarie su tante strade del mondo, comprese quelle del web e dei social network, senza dimenticare quelle di chi è messo ai margini, reso quasi invisibile. Questa diventa la storia di ogni cristiano che non chiude la fede in spazi e tempi “religiosi”, ma la porta in ogni respiro della vita: in questo senso si è vissuta la Veglia Missionaria Diocesana, tenutasi nella Chiesa di S. Giovanni Battista, Borgia, il 19 ottobre scorso, su iniziativa del direttore dell’ufficio missionario diocesano, don Pino Fiorenza e organizzata dallo stesso ufficio con ricchezza di contenuti, colori e simbologia. Nella bellissima chiesa a croce latina, ai piedi del maestoso Crocefisso che si richiama alla tipica iconografia della Siria-Palestina del Cristo trionfante con gli occhi aperti, abbiamo pregato e ascoltato alcune suggestive testimonianze vissute da giovani e laici della nostra Arcidiocesi missionari in Malawi e in Congo: “È una rinnovata occasione per pregare insieme per la grande missione che la Chiesa ha di annunciare il Vangelo a tutti i popoli e per invocare ancora una volta il dono della pace per tutti i Paesi che vivono la drammatica esperienza della guerra” – ha sottolineato don Fiorenza. E il Vicario Episcopale per la Pastorale, Don Pino Silvestre, testimoniando la sua lunga e preziosa esperienza missionaria in Brasile, ha ricordato l’urgenza dell’antica domanda di Dio: “Caino, dov’è tuo fratello?” perché la coscienza missionaria si alimenta con questa domanda: cosa facciamo per la salvezza degli altri?
La colletta della Giornata Missionaria Mondiale sarà versata al Centro Missionario Diocesano che provvederà a trasmetterla alle Pontificie Opere Missionarie come segno tangibile della sensibilità missionaria dell’Arcidiocesi Catanzaro – Squillace il cui Arcivescovo, Mons. Vincenzo Bertolone, nella sua lettera pastorale 2013-2014 “L’amor che move il sole e l’altre stelle” ci fa dono di un bellissimo pensiero missionario del Servo di Dio P. Giacomo Cusmano, Fondatore del Boccone del Povero:
“La nostra missione è doppia: aiutare i poveri per rendere più mite la loro sofferenza e guadagnarli a Dio, avvicinare i ricchi ai poveri per renderli capaci di guadagnarsi la grazia del Signore, onde procurare la loro eterna salute”.
Mons. Bertolone scrive ancora nella lettera: “Servizio, carita, amore, solidarieta, prossimita…sono altrettanti modi di manifestare operativamente la nostra fede cristiana, anzi ne costituiscono la struttura nel mondo contemporaneo (struttura di bene, alternativa alle strutture di peccato), il quale crederà e sarà salvo soltanto se donne ed uomini “profetizzano” la verità del Dio-Amore”.
Che davvero ciascuno di noi possa accogliere il mandato missionario a somiglianza di Maria e delle donne che si sono incamminate lungo i sentieri del mondo, per raccontare, per celebrare, per onorare il mandato che il Risorto aveva loro affidato: che ciascuno di noi sappia intessere la rete della fraternità-sororità, favorendo la sinergia di intenti tra gli ambiti ecclesiali e sociali, accorciando le distanze, superando ideologie e mantenendo alta la proposta di una politica che sia al servizio del bene comune, facendo davvero abitare dall’ Amore la casa dell’umanità.