Cattivissimo me 2

Il “sequel” avanza sulla spinta di una felicità creativa basata su una serie di gags irresistibili e sui teneri colloqui fra laspirante padre Gru e le tre orfanelle

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Nel precedente “Cattivissimo me” avevamo già capito che Gru nasconde sotto la sua ruvida scorza un cuore di burro. Nel nuovo episodio si preoccupa “solo” di essere un bravo padre per le tre bambine adottive Margo, Edith e Agnes e di produrre con la squadra dei suoi Minion e il professor Nefario nient’altro che marmellate e gelatine. La sua vita tranquilla dura poco perché l’ agente Lucy Wildee della Lega Anti-Cattivi lo assolda per rintracciare un terribile cattivo che dispone di un siero in grado di trasformare qualsiasi animale o persona in una micidiale macchina da guerra…

Cattivissimo me del 2010 era stato un audace tentativo della Universal, per cercare di differenziarsi dalla Disney-Pixar, di introdurre un personaggio atipico, simpatico ma cattivo al contempo. Un cattivo che già a metà film aveva mostrato il suo vero volto di uomo ruvido a causa di alcune carenze affettive contratte in gioventù ma tenero nell’intimo. Nel complesso un film divertente e originale.

Il secondo episodio vira decisamente verso lo stesso campo d’azione della Disney: il familyfilm. Il protagonista Grù è ormai irrimediabilmente buono e il suo antagonista, il messicano Macho, è il classico cattivo di repertorio, privo di alcuna profondità psicologica.

Il film resta comunque interessante sotto un diverso punto di vista: mentre il racconto progredisce nel suo risvolto poliziesco alla ricerca del cattivissimo di turno, assistiamo ai tentativi impacciati di Gru di entrare nell’universo a lui sconosciuto della vita familiare, un approccio invertito rispetto a ciò che è tradizionale: prima cerca di essere padre per le tre orfanelle e poi trovare una madre per loro (le tre bimbe intraprendenti  lo aiutano iscrivendolo ai siti per cuori solitari).

Eccolo impegnato a travestirsi da principessa delle fate per la festa di compleanno della piccola Agnes, ascoltare le poesie che hanno preparato piene di nostalgia per una mamma che non c’è, pronto a interrompere qualsiasi impegno per salvare il mondo, per ritornare a casa  e  dare la buonanotte alle bambine. Gru si trova anche nella fastidiosa situazione di provare qualcosa di veramente nuovo: Margo, la più grande delle tre, si è invaghita di Antonio, un ragazzino fascinoso che le sta facendo una corte assidua  e ciò fa scattare in Gru uno spirito di rabbiosa protezione verso quella che è stata finora la sua piccola.

Altro elemento ben sviluppato che poco ha da invidiare con i racconti basati su attori reali, è l’incontro fra Gru e la detective Lucy (una caricatura di Gwyneth Paltrow), molto professionale ed efficiente grazie ai suoi gadget tecnologici ma anche molto sola.

Un incontro nato per motivi professionali ma poi, azione dopo azione, dialogo dopo dialogo, questo rapporto molto cameratesco fra  due persone così riservate nei loro sentimenti si sta per trasformare in qualcos’altro.

C’è molta carne al fuoco in questa seconda puntata, ma la storia fluisce rapida e molto divertente, come spinta da un’energia vitale che si fonda su una serie ininterrotta di gag irresistibili e in una ben studiata alternanza fra il dinamismo della spy-story e gli episodi di vita familiare di Gru.

Le vere spalle comiche sono i Minion, questi esserini dai grandi occhi che una sapiente animazione riesce a rendere veramente spassosi. In U.S.A. è stato attribuito il titolo di Parent Guide, proprio per l’umorismo un po’ ironico e rude presente lungo  tutto il film. 

*

Titolo Originale: Despicable me 2
Paese: USA
Anno: 2013
Regia: Chris Renaud, Pierre Coffin
Sceneggiatura: Ken Daurio, Cinco Paul
Produzione: ILLUMINATION ENTERTAINMENT
Durata: 98

Per ogni approfondimento http://www.familycinematv.it/

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Franco Olearo

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