L’immagine più bella dell’incontro di questa mattina tra Papa Francesco e il Presidente dello Stato della Palestina, Mahmoud Abbas, è quella finale: il Santo Padre dona una penna al Capo di Stato, che dice: “Grazie, spero che con questa penna firmerò gli accordi di pace con Israele”. E il Pontefice risponde: “Presto, presto”.
L’udienza del Papa al presidente palestinese nella Sala della Biblioteca vaticana è durata circa 30 minuti, alla presenza di un interprete dall’arabo. Mahmoud Abbas era accompagnato da una delegazione di tredici persone, tra cui il sindaco di Betlemme e l’ambasciatrice della Palestina in Italia. All’arrivo, il presidente ha detto al Papa in arabo: “Ho grande piacere a venire qui per la prima volta a parlare con Sua Santità”. Il Papa ha risposto in italiano: “Sono molto onorato e le auguro di sentirsi a casa”.
Il Capo di Stato ha incontrato successivamente solo mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, dal momento che il neo Segretario di Stato, mons. Pietro Parolin, è ancora ricoverato a seguito di un intervento chirurgico.
Nel corso dei cordiali colloqui, come riferisce una breve nota della Sala Stampa della Santa Sede, “si è parlato sulla situazione in Medio Oriente, e in particolare sulla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi”. E’ stato quindi espresso l’auspicio “che tale processo produca i frutti desiderati per trovare una soluzione giusta e duratura ad un conflitto la cui fine si rivela sempre più necessaria e urgente”.
A tale scopo – si legge nel comunicato – “ci si è augurato che le Parti prendano con determinazione decisioni coraggiose a favore della pace con il sostegno della Comunità internazionale”. Un pensiero è andato anche alla Siria, la cui situazione desta ancora “grave preoccupazione”. Nell’udienza, il Papa e il presidente hanno auspicato quindi che “alla logica della violenza subentri quanto prima quella del dialogo e della riconciliazione”.
La nota riferisce inoltre che, “per quanto riguarda le relazioni bilaterali, è stata manifestata soddisfazione per i progressi fatti nell’ elaborazione di un Accordo Globale su alcuni aspetti essenziali della vita e dell’ attività della Chiesa cattolica in Palestina”. Al centro dei colloqui, anche la situazione delle comunità cristiane nei Territori Palestinesi e, più in generale, in Medio Oriente, “rilevando il contributo significativo che esse offrono al bene comune della società”.
Dopo l’incontro, è avvenuto il tradizionale scambio di doni. Il Santo Padre ha consegnato la penna ad Abbas, il quale ha regalato al Pontefice la prima Bibbia stampata in Palestina ed un quadro artigianale palestinese composto da quattro piastrelle che disegnano Betlemme. Il presidente ha infine invitato il Papa a visitare la Terra Santa.