Lettura

Una donna alza la voce in mezzo alla folla per dichiarare “beata” la madre di Gesù. C’è tutta la commozione femminile. Un grido sovrasta mille voci e declama la fierezza per il grembo che ha generato e le mammelle che hanno allattato. Sembra tornare in scena Elisabetta, che aveva definito Maria “benedetta” per aver creduto (Lc 1,42). Gesù va oltre i riferimenti personali e dichiara “beati” coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Seguirà il segno di Giona (Lc 11,29-32): è il tassello ulteriore, da cui emerge che la parola di Dio viene predicata e praticata fuori dei confini di Israele, portando frutti di salvezza. In mezzo ai Niniviti comincia a fiorire la Chiesa universale descritta da san Luca. 

Meditazione

A Gesù alcuni avevano chiesto “un segno dal cielo” (Lc 11,16) per metterlo alla prova. In questo brano Egli comincia col presentare un primo segno: la madre che lo ha messo al mondo. Però ella è segno non nel senso inteso dalla folla, che esalta la maternità fisica; ella è segno perché ha inaugurato la comunità dei discepoli, di coloro, cioè, che si distinguono per la maternità spirituale, in quanto ascoltano e mettono in pratica la parola di Dio. Già in Lc 8,21 Gesù aveva detto: “Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. San Luca pone queste parole di Gesù alla fine della parabola del seminatore (Lc 8,4s), quasi a ribadire con forza che ciò che conta è l’ascolto “autentico e operoso” della Parola di Dio. Solo questo atteggiamento permette a tutti di avere un legame particolare con Gesù, di essere suoi veri “parenti”. Parentela e beatitudine: oggi san Luca mi interpella su questi due temi. Mi lascio provocare anch’io: ammiro la parentela unica e irripetibile che lega Maria a Gesù; ma ammiro ancora di più quel legame straordinario, di grazia e di misericordia, che fa di tutta la Chiesa il grembo che genera la vita spirituale e il seno che la nutre e la fa crescere. Ammiro la Chiesa in ascolto quotidiano della Parola di Dio, che la rende feconda e beata. Anche nel nostro tempo! Papa Francesco ci ricorda che «la Vergine Maria ha concepito Gesù per opera dello Spirito, e ogni cristiano, ognuno di noi, è chiamato ad accogliere la Parola di Dio, ad accogliere Gesù dentro di sé e poi portarlo a tutti». 

Preghiera

Signore, donaci la vera gioia dell’ascolto della tua Parola, che ci rende capaci di generare la fede anche nel nostro tempo. Donaci la gioia della tua Parola che fa nuove tutte le cose. Accanto a Maria, tua e nostra madre, dacci “la forza di osare di più, la gioia di prendere il largo, pieno di speranze nuove”. 

Agire

Il Signore ha compiuto meraviglie! Voglio cantare oggi a Maria e alla Chiesa, per la gioia della loro maternità spirituale. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo eletto di Trapani, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it