Durante la conferenza stampa di presentazione della “Giornata Mariana”, che si svolgerà il 12 e il 13 ottobre 2013, è intervenuto oggi anche monsignor José Octavio Ruiz Arenas, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Riportiamo di seguito le sue parole.
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Nel ricevere in Piazza San Pietro la statua originale della Madonna di Fatima, siamo invitati a esprimere tutto il nostro amore per la Vergine Maria e ringraziare il Signore che ha voluto diventasse anche la nostra madre. Per questo motivo, fin dai suoi inizi, la Chiesa ha avuto un grande amore per Lei e ha curato attentamente la devozione verso la Madonna da parte del popolo fedele. Occorre però considerare che l’essenza della nostra devozione e del nostro affetto a Maria stia nel fatto che attraverso di Lei ci avviciniamo a Gesù e ci configuriamo a Lui, perché Maria è sempre il cammino che porta a Cristo. Ogni incontro con Lei non può che terminare in un incontro con Cristo stesso.
Imitare la Vergine Maria viene a essere il nucleo della devozione mariana, che, lungi dal distrarci dalla sequela di Cristo, ce la rende, al contrario, più amabile e più facile, poiché “avendo lei compiuto sempre la volontà di Dio, meritò per prima l’elogio che Gesù rivolse ai suoi discepoli:‘Chi fa la volontà del Padre mio, che è nei Cieli, quello è mio fratello e sorella e madre’ (Mt 12,50)” (Paolo VI, Signum magnum, II § 3).
Se contempliamo attentamente tutta la vita di Maria, non troviamo se non un esercizio bello e affascinante dell’amore, del servizio e della carità. Effettivamente, la Madre del Salvatore è sempre sollecita nei confronti dei più bisognosi e proprio così si mostra a noi nei racconti che troviamo nei Vangeli, in particolare nella visita a sua cugina Elisabetta, alle nozze di Cana e specialmente quando, con immenso coraggio accompagna suo Figlio ai piedi della croce. La sua presenza è sempre stata di grande conforto e consolazione per quanti si trovano in difficoltà. Con la sua presenza, ci mostra il suo affetto e la sua tenerezza e diventa un canale privilegiato della benedizione e della grazia del Signore.
La Santissima Vergine è sempre stata presente nella Chiesa per condurci verso suo Figlio. Amarla è un dovere di figli, che, lungi dal restringere il nostro amore e la nostra dedizione al Signore, li esalta, giacché in lei troviamo la figura ideale che dobbiamo imitare per dare così un vero significato alla sua relazione materna con noi, perché Maria ci facilita l’incontro personale con Cristo. Non dimentichiamo, come dice il Vaticano II (LG 54), che Maria “occupa nella santa Chiesa il posto più alto dopo Cristo e il più vicino a noi”, perché appartiene alla nostra stessa progenie e alla nostra storia, e come madre cerca giorno dopo giorno di renderci più somiglianti al suo Figlio.