L’incontro costituisce l’occasione per presentare alla cittadinanza i risultati del Progetto “La Chiesa in dialogo con la società. Recupero e valorizzazione di 26.000 documenti montiniani”, co-finanziato dalla Fondazione della Comunità Bresciana e dall’Opera per l’Educazione Cristiana, grazie al quale sono stati digitalizzati, per essere resi disponibili agli studiosi, nuovi importanti documenti solo di recente venuti alla luce riguardanti l’operato dell’Arcivescovo Giovanni Battista Montini (1897-1978) nell’Arcidiocesi di Milano tra il 1955 e il 1963 (prima di essere elevato al soglio pontificio come Papa Paolo VI nel giugno 1963).
Nell’ottobre 2011 venne rinvenuta presso l’Archivio storico diocesano di Milano una consistente massa di documenti relativi all’episcopato dell’Arcivescovo, poi Cardinale, Giovanni Battista Montini. Si tratta di ben 86 Faldoni zeppi di carte che consentono di restituire la figura di Mons. Montini Arcivescovo in modo assai piú ricco e articolato di quanto non fosse in precedenza possibile. L’accesso a questi importanti documenti offre infatti uno spaccato del tutto nuovo non solo in riferimento alla rilevante personalità di Montini, ma anche in relazione ai suoi effettivi, concreti e lungimiranti rapporti con la società civile: quasi un’anticipazione, nella prassi, di quella nuova Chiesa in dialogo col mondo come sarebbe stata proposta nel Concilio Vaticano II.
Di grande rilievo sono, in particolare, da un lato le sezioni relative al Comitato per le nuove Chiese (ne furono costruite ben 123 in soli otto anni!), presieduto dall’Ing. Enrico Mattei fino alla sua tragica scomparsa, poi da Montini stesso; dall’altro gli epistolari e i documenti relativi alla gestione dei rapporti, a vario livello, con la società civile: Azione Cattolica, Acli, la cosiddetta “apertura a sinistra” della Democrazia Cristiana ed altri temi ancora su si soffermeranno i relatori del Convegno.
In accordo con la Direzione dell’Archivio storico diocesano di Milano, s’è deciso per questo speciale fondo archivistico di attivare una nuova strategia di consultazione dei documenti: avvalendosi delle più recenti tecnologie informatiche, i faldoni sono stati resi consultabili tutti in digitale, con nuove e ampliate possibilità di ricerca sul soggettario e sui termini del regesto. Lo studioso risulta in tal modo decisamente agevolato, potendosi muovere all’interno dei documenti con potenti motori di ricerca che gli consentiranno di selezionare e individuare con estrema rapidità i documenti legati a determinate parole chiave.
Grazie a questa importante iniziativa viene messo a disposizione degli studiosi e, attraverso di essi, all’intera comunità bresciana un nuovo patrimonio documentale attraverso il quale sarà possibile percepire in filigrana un modello di Chiesa, viva, attenta ai problemi del mondo sociale, alle problematiche del lavoro, alle questioni pratiche ed “estetiche” relative alla costruzione degli edifici di culto, alle vicende politiche, ambiti tutti affrontati con spirito “moderno” e improntato al dialogo.Ciò potrà contribuire a qualificare sempre meglio l’azione e il ruolo culturale, sociale e civile della azione pastorale della Chiesa nel mondo di oggi.
Al termine dei lavori sarà possibile visitare l’importante collezione di arte contemporanea esposta nel nuovo museo del Centro Studi dell’Istituto Paolo VI, documento vivo ed eloquente di quella “amicizia con gli artisti” che il Cardinale Montini-Papa Paolo VI iniziò a stringere proprio all’occasione della costruzione delle nuove Chiese nella Arcidiocesi di Milano durante questo suo fecondo episcopato.
Si segnala infine che, dopo il termine dei lavori del Convegno, a partire dalle ore 20:45, S. E. Mons. Francesco Beschi, Vescovo di Bergamo, terrà nello stesso Centro Studi dell’Istituto Paolo VI un intervento per presentare il volume Lettere di fede e amicizia (1925-1963) a c. di Loris Capovilla e Marco Roncalli, contenente la prima edizione del prezioso carteggio tra i due papi A. G. Roncalli (Giovanni XXIII) e G. B. Montini (Paolo VI).