Una città in festa, pronta ad accogliere il primo Papa di nome Francesco

Attesi circa centomila pellegrini. Mille i giornalisti accreditati. 9 maxi schermi disposti in diversi punti della città decorata da fiori, bandiere e striscioni. La visita di Bergoglio ad Assisi si prevede un evento storico

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Papa Francesco sarà il diciannovesimo Papa che visiterà Assisi, luogo natale del Santo Poverello Patrono d’Italia. Tuttavia sarà la prima volta nella storia che un Pontefice che porta il nome dell’assisiate visiterà la simbolica cittadina umbra. Il che rende la visita del Santo Padre un evento di portata epocale.

A poche ore dall’arrivo del Pontefice, ad Assisi si respira un’aria di festa, scandita dagli ultimi preparativi e dall’accoglienza dei numerosi pellegrini, giunti in città. Nelle strade sventola il giallo e il bianco delle bandiere vaticane e il bianco-azzurro di quelle argentine, e anche i balconi delle case sono decorati con stendardi papali, striscioni e composizioni floreali.

Tutti aspettano il Papa latinoamericano. Ogni ora si vedono sempre più pullman parcheggiare e far scendere folti gruppi di pellegrini provenienti dalle regioni d’Italia e alcuni anche dall’estero per vivere la doppia festa dell’incontro tra Francesco e Francesco e la Solennità del Poverello. In totale, sono attesi circa centomila fedeli, secondo le stime della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.

Sulle vetrine dei negozi e dei ristoranti sono appese foto di Bergoglio e enormi cartelloni che riportano la scritta “Benvenuto Papa Francesco”. Alcuni recitano anche “Bentornato Francesco”, a significare che, dopo 800 anni, Francesco torna finalmente nella sua Casa. Intanto, si è perso il conto delle intenzioni di preghiera e dei commenti inviati al sito www.sanfrancescopatronoditalia.it, che verranno poi riposte sulla tomba del Serafico. “Abbiamo sicuramente superato i centomila nell’ultima settimana” ha dichiarato a ZENIT padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento e della rivista “San Francesco”.

“L’attesa cresce – aggiunge Padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento – un’attesa emozionata, che si coglie nelle telefonate che arrivano in Comunità o in redazione, come nelle lettere piene di commozione e speranza di persone che in Papa Francesco hanno trovato il confidente ‘alto’, ma allo stesso tempo vicino”. “Il Papa ci ha già stupito più volte, con semplicità di gesti e affettuosità – informa il francescano –  in questa fervente attesa i media sono coinvolti al massimo”.  

Sono più di mille infatti i giornalisti accreditati che seguiranno l’evento. Una cifra significativa considerando che alla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro di luglio erano presenti circa 5.500 giornalisti. 

Anche nella comunità francescana intanto cresce la gioia per l’imminente arrivo del Pontefice. Lo riferisce padre Fortunato dicendo: “La nostra preparazione come comunità francescana è animata dalla preghiera e dal chiedere al Signore di essere docili ad accogliere la parola del Papa”. “C’è un entusiasmo umano – prosegue – legato alla preparazione dei palcoscenici, dell’accoglienza dei pellegrini e via dicendo, e per far sì che questo incontro lasci non solo un segno nella storia ma anche nel cuore di ciascuno di noi”. 

In città sono stati preparati due palcoscenici: uno nella piazza di fronte alla Basilica inferiore di San Francesco, dove il Papa celebrerà la Messa delle 11.00, all’ombra di una grande riproduzione lignea del Crocifisso di San Damiano. L’altro sul grande piazzale davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove il Successore di Pietro incontrerà 12.000 giovani.

Quest’ultimo è solo uno dei numerosi appuntamenti che scandiranno l’intensa giornata di domani. Il Pontefice svolgerà undici incontri per l’esattezza, in neanche dodici ore. Tra questi ne spiccano due voluti fortemente dallo stesso Francesco: la visita all’Istituto Serafico, dove farà visita ai bambini disabili, e al Centro accoglienza della Caritas diocesana, dove avrà modo di salutare i numerosi poveri assistiti, con cui alle 13 trascorrerà il pranzo.

È interessante, infine, osservare i diversi pellegrini “prenotare” in questi istanti un posto strategico per avere la possibilità di salutare o almeno vedere da vicino il Papa. Una coppia chiedeva poco fa ai poliziotti dove avrebbe potuto passare la notte per avere una “buona visione” dell’evento domani mattina. Per tutti coloro che non troveranno un posto neppure vicino le transenne collocate ai lati delle strade dove passerà Bergoglio, sono stati disposti 9 maxi schermi in diversi punti della città. Insomma Assisi, una piccola cittadina di 28.147 abitanti, raccolti in meno di 200 km², diventerà domani scenario di un evento che verrà sicuramente raccontato nei libri di storia.

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Rocío Lancho García

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