E’ stato stampato in 200.000 copie il numero speciale della rivista San Francesco patrono d’Italia, edita dal Sacro convento di Assisi, interamente dedicato al pellegrinaggio di Papa Francesco ad Assisi, il 4 ottobre. La rivista, aperta da un editoriale del direttore padre Enzo Fortunato – ”Sarà un momento che scuoterà la storia” – e da una riflessione del custode del Sacro convento, padre Mauro Gambetti – ”L’attesa è diventata fervente” – contiene contributi e saggi di editorialisti – i direttori del Corriere della sera, Ferruccio de Bortoli, e di Repubblica, Ezio Mauro – religiosi, teologi, storici, tutti puntati sui significati dello storico evento dell’ ”incontro” fra Papa Francesco e San Francesco.
”Ad Assisi – osserva nel suo intervento il presidente del Pontifico consiglio della cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi – Papa Francesco intuirà ancora una volta nel viso di quel Santo che ‘da Cristo prese l’ultimo sigillo’ delle stimmate, come scrive Dante, molti lineamenti che gli sono cari e che proprio in questi primi mesi del suo pontificato ha voluto far brillare”. C’e’ anche un articolo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: ”Abbiamo bisogno dello Spirito di Assisi”.
Nella copertina, l’artista Felice Feltracco immagina con un disegno l’abbraccio fra San Francesco e Papa Francesco, mentre il lupo, le colombe e gli uccelli fanno festa.
Nella parte finale della rivista – tradotta in inglese, in arabo e in braille – vengono indicati i luoghi francescani che verranno toccati dal pellegrinaggio di Papa Francesco del 4 ottobre – dalla chiesa di San Damiano fino al Santuario di Rivotorto – con schede che, attingendo alle fonti francescane, descrivono il ruolo che hanno avuto nella avventura umana e spirituale di Francesco d’Assisi. Senza dimenticare la prima tappa del pellegrinaggio del Papa, l’istituto Serafico, che accoglie e cura bambini e ragazzi affetti da gravi disabilita’ plurime. ”Chi ha la fortuna di incontrarli – ha sottolineato la presidente dell’istituto, Francesca Di Maolo – si accorge che il Serafico non e’ luogo di sofferenza, ma di grazia. I sorrisi e la gioia di questi ragazzi e’ incredibilmente diretta e arriva al cuore, perche’ rinnova il messaggio di amore che san Francesco, guardando le piaghe di Cristo crocifisso, ha ricordato al mondo”.