Fra Feras Hejazin, parroco della Parrocchia latina e Fra Haitham Yalda, suo vicario si sono recati ieri mattina, martedì 1° ottobre, al cimitero della Parrocchia latina sul Monte Sion a Gerusalemme; dopo che il guardiano del camposanto li aveva informati di atti di vandalismo al cimitero. Arrivati sul posto i Francescani hanno costatato e deplorato gli atti vandalici perpetrati. La frase «Tag Mehir», scritta in lingua ebraica su uno dei muri, in italiano significa «prezzo da pagare ». Su un altro muro una parola iniziata è stata ricoperta, facendo pensare che i colpevoli siano stati interrotti. Inoltre sono state bucate le gomme a sette macchine parcheggiate in zona.
«Chiunque sia l’autore, questi atti vandalici devono cessare. Noi cristiani viviamo in questa Città e intendiamo farlo in pace, da vivi e da morti», ha dichiarato padre Feras.
La Custodia denuncia con forza ogni attacco ai luoghi di culto, chiunque ne sia l’autore «ebrei, musulmani o cristiani», ha precisato padre Feras.
Quest’incidente, si aggiunge a una triste serie di avvenimenti, di cui la Custodia è stata più volte bersaglio.
La Custodia fa appello alle Autorità competenti affinché vengano attivati i mezzi necessari, compresi messaggi convincenti, per mettere fine a simili atti, consentendo a Gerusalemme e tutta la Terra Santa di vivere la propria vocazione: irradiare quella pace che Dio desidera per ogni uomo.
(Fonte: Custodia di Terra Santa, 01/10/2013)