La crisi economica come sfida per le comunità parrocchiali sarà al centro del convegno “Giustizia e Carità si incontreranno: le sfide per una comunità che vede, opera ed educa ai tempi della crisi” che la Caritas diocesana di Roma ha organizzato per sabato 5 ottobre nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense (piazza San Giovanni in Laterano, 4). L’incontro si aprirà alle 9 con la lectio magistralis del cardinale vicario Agostino Vallini, sul tema “Misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno”. Seguiranno gli interventi degli economisti Stefano Zamagni, Leonardo Becchetti, Giuliana Martirani e del poeta Marco Guzzi, in una tavola rotonda moderata dalla giornalista Rai Daniela De Robert.
«Il convegno – spiega in un comunicato monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma – intende essere un’occasione di approfondimento, la prima in questo anno pastorale, sulle tematiche legate alla “crisi economica” attraverso il confronto con esperti e testimoni del nostro tempo». Il direttore della Caritas diocesana elenca anche le principali difficoltà che interpellano le comunità parrocchiali, che quotidianamente si confrontano con le fatiche e i disagi di molte famiglie: il crescente aumento della distanza tra luoghi periferici e il centro, che crea sacche di marginalità difficilmente integrabili; il moltiplicarsi di casi di solitudine e di isolamento delle persone più fragili, spesso anziane o malate; il senso sempre più diffuso di smarrimento e di perdita di riferimenti spirituali; la crescita di un clima di insicurezza e di emergenza, a volte percepito oltre ogni riscontro oggettivo, che genera però diffidenza e pregiudizio nelle relazioni interpersonali; la difficoltà di mantenere una gestione economica adeguata alle esigenze reali o la difficoltà nelle relazioni intergenerazionali”.
In tale contesto sociale, secondo mons. Feroci: «assistiamo all’evolversi di una società che si presenta, sotto diversi ambiti e aspetti, in modo contradditorio. Non sempre capace di favorire l’umanizzazione e lo sviluppo integrale di ogni persona e, soprattutto, di accorgersi di coloro che, per diverse ragioni, restano ai margini delle trasformazioni sociali». Per questo e per poter operare al meglio, conclude il direttore della Caritas diocesana, «è necessario poter comprendere fino in fondo i meccanismi che determinano le fatiche e le strategie in una prospettiva educante che sappia fare delle sfide un motivo per crescere comunitariamente e fraternamente».