Il rabbino di Buenos Aires, Abraham Skorka, 63 anni, ha preso parte ieri come relatore alla tavola rotonda L’America Latina di papa Francesco, in occasione dell’Incontro Internazionale per la Pace, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Skorka ha ricevuto calorosi applausi dalle centinaia di persone presenti al dibattito.
Rettore del Seminario Rabbinico Latinoamericano e rabbino della Comunità Benei Tikva, amico di Bergoglio dal 1990, coautore con quest’ultimo del libro Il cielo e la terra, Abraham Skorka, intervistato da ZENIT, ha spiegato che “stiamo preparando progetti con Bergoglio, progettando o sognando, ad esempio, un viaggio in Israele. Ci sono diversi temi che abbiamo in agenda”.
Pur essendo ora papa, ha aggiunto il rabbino di Buenos Aires, “rimane il Bergoglio che ho sempre conosciuto, non è un tipo che riesce a star fermo”. Skorka, che ha anche scritto la prefazione della biografia ufficiale del papa, Papa Francesco: il nuovo papa si racconta, scritta da Sergio Rubin e Francesca Ambrogetti, quando ancora era arcivescovo di Buenos Aires, ha raccontato che sta alloggiando nella residenza Santa Marta, dove “faccio colazione, pranzo e cena con lui. Vedo la faccia e il ritmo di lavoro che quest’uomo ha, è impressionante. A volte si nota la stanchezza sul suo volto. Talvolta, lui mi dice: “sto fuso”, però è logico che i suoi ritmi sono impressionanti”.
“Vedo che è un lavoro di livello pastorale – ha proseguito Skorka – e che Francesco sta diventando un leader di riferimento mondiale. Quello che ha fatto per la questione siriana, l’invito a pregare per la pace, è l’indubbio segno di una leadership intrisa di profondi valori cristiani che si avvicinano molto ai valori ebraici e che sono gli stessi, perché hanno la stessa matrice”.
L’Argentina è un paese dove sono accaduti numerosi fatti di sangue, come i due attentati di matrice islamica nel 1994 contro l’AMIA (Associazione Mutualità Israelita Argentina), nel quale morirono 85 persone e si registrarono quasi 300 feriti, e contro l’ambasciata di Israele, con 29 morti e 242 feriti. Se questa e altre esperienze vissute nel paese di Bergoglio, possono aiutare il Papa a trovare punti in comune con gli altri, il rabbino ha spiegato: “Il nostro paese è una terra fertile per il fenomeno della convivenza armonica tra le comunità e per lo sviluppo di un dialogo profondo”.
Il rabbino capo d’Argentina ha aggiunto: “Quando vi furono i due attentati, ricordo che accorsero molti sacerdoti e furono davvero al nostro fianco e ci sostennero spiritualmente. Furono realmente tra noi”.
Skorka ha concluso, affermando che “questa esperienza vissuta lì, Bergoglio la sta sviluppando qui, andando oltre la propria teologia e la propria maniera di vivere il cristianesimo e la propria esperienza spirituale cristiana”.