Contraccezione: la definizione in 3 punti

Per il Glossario di Bioetica, sono i mezzi atti a impedire la fecondazione, l’accoglienza dello spermatozoo nell’ovulo che porta alla comparsa dell’embrione, da non confondere con “aborto”

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Contraccezione: Mezzi atti a impedire la fecondazione, l’accoglienza dello spermatozoo nell’ovulo che porta alla comparsa dell’embrione, da non confondere con “aborto”, che invece è il contrastare l’annidamento nell’utero o lo sviluppo di un embrione; il suo uso routinario è frutto di una impostazione sociale che vede i figli non come un naturale frutto di una coppia, ma come una possibilità opzionale.

Realismo

La contraccezione è l’uso di mezzi per impedire il concepimento. E’ ciò che contrasta la acceptio, cioè l’accoglienza . Esiste una contraccezione chimica, fatta con i farmaci (la “pillola”), e una meccanica, fatta con strumenti meccanici (preservativo). Una volta avvenuto il concepimento, cioè il connubio tra la cellula maschile e quella femminile, non si parla più di contraccezione e i vari farmaci che bloccano l’impianto dell’embrione nell’utero non sono anticoncezionali ma abortivi.

La ragione

Su quale cultura si innesta il fenomeno? La contraccezione è una pratica molto diffusa, in particolare nei paesi evoluti. Permette un controllo del concepimento e di conseguenza delle nascite e per questo è entrata rapidamente in un contesto in cui l’ingresso della donna nel mondo del lavoro portava a limitare le scelte riproduttive, cosa quasi ignorata nei secoli precedenti, quando l’arrivo di un figlio non era «programmato», ma un fatto fisiologico. La diffusione della contraccezione è funzione della politica sociale e industriale che vede con buon occhio la politica del «figlio unico» e si stupisce della presenza delle famiglie numerose. Quindi l’interrogativo sulla contraccezione è in primo luogo l’interrogativo sul modello culturale e industriale che le sta alla base. C’è una discreta fetta di popolazione che sente come un’imposizione non voluta e mestamente accettata la suddetta politica sociale di famiglie ridotte ai minimi termini. La contraccezione è un fenomeno proprio di un processo culturale recente ma forte che ha cambiato radicalmente la vita nei Paesi occidentali.

Restano dubbi sulla sicurezza personale? Sul sito del Feminist Women Health Center – certo non ostile agli anticoncezionali – non si ha remora di ricordare anche gli svantaggi fisici della pillola così come sul sito del National Cancer Institute . Dunque, qualche problema c’è e non solo di ordine morale.

Il sentimento

Provate a dare un giudizio sulla contraccezione guardando un bambino: certo le difficoltà sono tante nel far famiglia, ma le soddisfazioni altrettanto; per questo il primo passo nel pensare alla famiglia non può essere un passo di un «NO». Famiglie piccole e vite isolate sono lo standard  omologante  che rompe i sogni di procreazione esplicitamente manifestate dai ragazzi, traducendoli in una rassegnazione allo standard culturale occidentale. Per parlare di contraccezione dobbiamo comprendere questo clima culturale; altrimenti si parla solo di problemi tecnici e la tecnica non è mai tutto. 

Link esterni:
Catechismo della chiesa cattolica

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Carlo Bellieni

Carlo Bellieni è neonatologo, dirigente medico presso l'Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale Policlinico Universitario di Siena e consigliere nazionale Associazione Scienza & Vita

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