Lettura

Luca presenta questo centurione quasi come un “timorato di Dio”, simile a quello degli Atti al capitolo 10. L’evangelista mette in evidenza l’umiltà, gli Ebrei, le buone opere; Gesù, invece, loda la sua fede! Qui Gesù mostra anche l’efficacia della sua parola per chi l’accoglie con fiducia e umiltà. 

Meditazione

La Parola oggi ci insegna, in primo luogo, l’importanza della preghiera liturgica, preghiera della Chiesa per “tutti gli uomini”, in particolare per coloro che detengono il potere, perché si pongano al servizio del bene comune e della pace sociale. Dio Padre «vuole che tutti gli uomini si salvino e arrivino alla conoscenza della verità»: la salvezza è conoscenza della verità (cfr. 2Tm 2,25). Gesù ci rivela la verità su Dio: egli è un Padre misericordioso e buono verso tutti. Gesù, è il volto del Padre; egli rivela il mistero profondo, rimasto nascosto nei secoli e svelato, proprio ora, nel Figlio (cfr. Col 1,26); in Lui Dio ha visitato il suo popolo, costituito da lontani, piccoli e peccatori. Il cammino di Israele parte dalla fede nella parola di Gesù («Sulla tua parola getterò le reti»: Lc 5,5) e passa attraverso il riconoscimento del proprio peccato («Allontanati da me, sono un peccatore»: Lc 5,8). Allo stesso modo, anche il cammino dei pagani parte dalla fede nella potenza della sua parola e passa attraverso il senso della propria insufficienza. Gesù stesso presenta il centurione come modello di fede per tutti, noi compresi, e ne resta addirittura «ammirato» (Lc 7,9). In un qualche modo, qui si descrive come nasce la fede e il suo graduale sviluppo. Bisogna notare, inoltre, che il miracolo si compie in assenza di Gesù, per la fede di un pagano nella potenza della sua parola, udita solo indirettamente, attraverso la mediazione degli israeliti. È la situazione dei credenti di ogni epoca e di ogni luogo, è la nostra stessa situazione: il Signore continua a chiamare ed operare tramite la sua parola che è sempre efficace per chi l’accoglie con fede e in umiltà. 

Preghiera

Signore, rendici capaci di accogliere la tua visita e di sperimentare, nella fede, l’efficacia della tua parola e, guariti dalla potenza di questa stessa parola, possiamo esserti graditi diventando testimoni gioiosi di quella fede che fa “alzare al cielo mani pure”. 

Agire

Cercherò di vivere, almeno in un’occasione, l’affidamento a Gesù e alla sua Parola. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano-Ortona, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it