Un popolo “grande” e “dal cuore grande”. Queste calorose parole sono state rivolte ai brasiliani da papa Francesco al momento del discorso di congedo all’aeroporto internazionale “Galeão/Antonio Carlos Jobim” di Rio de Janeiro.
Alla presenza della presidente della Repubblica del Brasile, Dilma Rousseff e delle principali autorità ecclesiastiche del paese, il Santo Padre ha confessato di provare già “un inizio di nostalgia” per la settimana della Giornata Mondiale della Gioventù appena trascorsa.
La nostalgia è per il “sorriso aperto e sincero” negli occhi di tante persone, per “l’entusiasmo dei volontari”, per la “speranza negli occhi dei giovani dell’Ospedale San Francesco”, per la “fede e la gioia in mezzo alle avversità dei residenti di Varginha”.
“Ho la certezza che Cristo vive ed è effettivamente presente nell’agire di innumerevoli giovani e di tante persone che ho incontrato in questa settimana indimenticabile”, ha proseguito il Papa.
Parole di gratitudine sono state rivolte dal Pontefice alle autorità politiche ed ecclesiastiche che hanno reso possibile la GMG, assieme a “tutte le persone che in un modo o nell’altro hanno saputo rispondere alle esigenze di accoglienza e di gestione di un’immensa moltitudine di giovani”.
Rivolto ai “giovani protagonisti di questo grande incontro”, Francesco ha detto: “Molti di voi sono venuti in questo pellegrinaggio da discepoli; non ho alcun dubbio che tutti ora partono da missionari. Con la vostra testimonianza di gioia e di servizio fate fiorire la civiltà dell’amore”.
L’esempio dei giovani pellegrini dimostra “che vale la pena di spendersi per grandi ideali, di valorizzare la dignità di ogni essere umano, e di scommettere su Cristo e sul suo Vangelo”, ha aggiunto.
È proprio Cristo che il Papa e tutti i giovani della GMG sono andati a cercare, “perché è Lui che ci ha cercati per primo, è Lui che ci fa infiammare il cuore per proclamare la Buona Novella, nelle grandi città e nei piccoli centri, nelle campagne e in tutti i luoghi di questo nostro vasto mondo”.
Il Santo Padre ha confidato di “nutrire una speranza immensa nei giovani del Brasile e del mondo intero: per mezzo loro, Cristo sta preparando una nuova primavera in tutto il mondo. Io ho visto i primi risultati di questa semina, altri gioiranno con il ricco raccolto!”.
Un’ultima “espressione di nostalgia” è stata manifestata da Francesco verso Nostra Signora di Aparecida, nel cui “amato Santuario”, il Pontefice ha “chiesto a Maria che rafforzi in voi la fede cristiana, che fa parte della nobile anima del Brasile, come pure di tanti altri Paesi, tesoro della vostra cultura, incoraggiamento e forza per costruire una umanità nuova nella concordia e nella solidarietà”.
In conclusione, Francesco ha detto: “Questo Papa se ne va e vi dice “a presto”, un “presto” pieno di nostalgia, e vi chiede, per favore, di non dimenticavi di pregare per Lui. Questo Papa ha bisogno della preghiera di tutti voi”.
Decollato dall’aeroporto di Rio alle ore 19 di ieri (mezzanotte ora italiana), il Santo Padre ha inviato un telegramma di saluto e ringraziamento alla presidente brasiliana Dilma Rousseff: “Lasciando il territorio brasiliano – si legge nel messaggio – rinnovo la mia sincera gratitudine per l’accoglienza generosa che mi è stata riservata e per la sollecitudine del governo nell’assicurare una tranquilla realizzazione di questa mia prima visita in Brasile”.
Prima di impartire la propria benedizione apostolica, il Papa ha auspicato che la Giornata Mondiale della Gioventù appena conclusa possa “ravvivare i valori cristiani nel cuore dei giovani, contribuendo alla costruzione di una nazione più giusta e fraterna”.
Durante le ore del viaggio, telegrammi di omaggio con benedizioni apostoliche sono stati recapitati da papa Francesco ai capi di stato dei paesi di cui è stato sorvolato lo spazio aereo: il presidente della Repubblica del Senegal, Macky Sall, il presidente della Mauritania, Abdel Aziz, il presidente della Repubblica dell’Algeria, Abdelaziz Bouteflika.
L’aereo con a bordo il Santo Padre è atterrato stamattina alle 11.30 all’aeroporto di Roma-Ciampino.
Al rientro sul territorio italiano, papa Francesco ha recapitato un telegramma di omaggio con benedizione apostolica, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al quale il Pontefice ha scritto: “Ho incontrato giovani portatori di gioia e dinamismo, pronti a trasmettere ai loro coetanei la speranza che nasce dalla fede”.
Durante il tragitto in automobile verso il Vaticano, il Santo Padre si è fermato alcuni minuti in preghiera nella basilica di Santa Maria Maggiore.