Jesus Christ

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Chi trova Gesù… trova un tesoro

Con l’aiuto di Dio ognuno può trovare la propria missione per rendere più luminoso il mondo

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Il terzo millennio è iniziato con molte difficoltà per i giovani. Capita spesso di incontrare ragazzi che si sentono sfiduciati e non riescono a guardare al domani con un sorriso.
Hanno torto? Sicuramente no. Gli interrogativi e i timori delle nuove generazioni hanno un fondamento e sono il frutto delle incertezze che serpeggiano nella società di oggi: “Riuscirò a trovare un lavoro?”, “Serve a qualcosa studiare?”, “Come potrò sposarmi e mettere su famiglia in queste condizioni?”, “Avrò abbastanza soldi per pagare l’affitto di una casa?”, “Come potrò dare da mangiare ai miei figli?”.
Il momento non è facile. Ai problemi economici si aggiungono spesso difficoltà legate alla crisi della famiglia e a una certa mancanza di ideali causata dal materialismo imperante.
Ma non bisogna perdere la speranza. Tra i valori fondamentali che possono aiutare i giovani ce n’è uno da incoraggiare e riscoprire: l’amicizia.
Nell’amicizia sono racchiusi tantissimi altri elementi che possono aiutare i giovani a camminare con maggiore fiducia nella vita: l’altruismo, l’intimità, l’allegria, l’impegno, la gioia dell’incontro e della scoperta dell’altro, la capacità di comprendersi e di accettarsi reciprocamente, la possibilità di trovare conforto nei momenti difficili.
Per tutte queste ragioni si dice che “chi trova un amico trova un tesoro”. Non un tesoro materiale, fatto di denaro o di pietre preziose, ma un infinito patrimonio interiore, che tutti possono cercare ed avere.
Ecco perché è così importante saper trasmettere ai giovani la bellezza del valore dell’amicizia. Perché è proprio dalla riscoperta dell’amicizia, della solidarietà e dell’incontro con gli altri che si può ripartire per aiutare tanti ragazzi a sorridere.
La vita non è sempre facile. A volte può riservare sorprese e amarezze. Ma la fratellanza può aiutarci a comprendere che non siamo soli e che possiamo contare sull’aiuto di qualcuno pronto a tenderci la mano.
Questa mano, a volte, è una mano umana. A volte può essere anche la mano di Gesù, che ci è sempre vicino, proprio come un grande amico.
Sentirsi figli di Dio è importante, soprattutto per i giovani. L’amicizia, la fratellanza e la presenza del Signore al nostro fianco sono gli elementi che possono incoraggiare le nuove generazioni a comprendere che la vita è sempre meravigliosa. Ognuno di noi può trovare la propria strada, la propria missione per rendere più luminoso il mondo.

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Carlo Climati

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