E’ scomparso ieri, a 59 anni, uno dei più importanti prelati della Chiesa ortodossa bulgara, il metropolita di Varna, Kirill. Il corpo senza vita del metropolita è stato ritrovato, ieri mattina, sulla spiaggia di Trakata, nei pressi della città di Varna.
Secondo l’agenzia di stampa Novinite, i primi sospetti della polizia ipotizzavano una morte violenta. Dopo l’autopsia, però – secondo quanto riferito dall’agenzia SIR e dalla Radio Vaticana – è arrivata la conferma della Procura regionale che la causa del decesso fosse annegamento. Inoltre non è stata riscontrata alcuna traccia di violenza.
Kirill risiedeva nella villa ecclesiastica vicina alla spiaggia e, secondo le testimonianze di alcuni pescatori del luogo, era solito recarsi al mare ogni giorno di mattina presto per pescare. Al momento del ritrovamento indossava, infatti, maschera e snorkel. Come afferma il vescovo Tihon, rettore del duomo di Sofia, probabilmente il metropolita “si era tuffato in profondità” ed ha incontrato “una corrente fredda” che lo ha sopraffatto, nonostante fosse “un ottimo nuotatore”.
Le esequie si terranno, con molte probabilità, domani nella cattedrale di Varna. La data effettiva verrà stabilita entro oggi dal Santo Sinodo riunitosi in sessione straordinaria. Sempre il SIR riporta le dichiarazioni del patriarca bulgaro Neofit che ha detto: “Abbiamo perso un prezioso confratello e collaboratore che lascia una grande cura spirituale e pastorale per la sua diocesi”. Il parroco cattolico di Varna, padre Jacek Wojcik, ha invece affermato: “Dispiace che è morto così giovane, poteva fare ancora del bene”.
Kiril, ha guidato la diocesi di Varna per 23 anni e dopo la morte del 98enne Patriarca Maxim, il novembre dello scorso anno, ha ricoperto l’incarico di Presidente ad interim del Santo Sinodo. Personaggio controverso per alcuni aspetti, è stato spesso oggetto di critiche e polemiche circa le ricchezze degli alti prelati bulgari. Nel 2012, è stato inoltre accusato di essere un ex agente dei servizi segreti bulgari durante il periodo comunista, insieme ad altri 11 vescovi. Di lui, si ricordano, in particolare, gli ottimi rapporti con la Chiesa cattolica in Austria e Germania.