Lettura
Quando Gesù si presenta come lo sposo, vuole rivelare Dio che si relaziona con il suo popolo in modo amoroso. Dio sposo dell’umanità. Gesù sposo della Chiesa. La novità dello sposo apre alla novità del messaggio, alla novità della vita, alla novità della comunità e di ogni cristiano, che in Gesù è chiamato ad essere nuovo, capace di amare.
Meditazione
I discepoli di Giovanni conducevano vita austera; come i farisei erano legati alle loro pratiche religiose con le quali prepararsi alla venuta del Messia, come il digiuno. I discepoli di Gesù sono gli amici dello sposo, del Maestro che dà inizio al tempo messianico, al tempo nuovo della gioia. Gesù si paragona allo sposo. Il clima delle nozze è quello della festa, dell’allegria, della letizia. Gesù è lo sposo dell’umanità, è il Salvatore degli uomini. Con Lui fanno festa i discepoli. Il Vangelo è il messaggio nuovo, la lieta notizia, la rivelazione dell’amore. Non più le pratiche farisaiche, ma un cuore nuovo che sappia amare Dio e il prossimo, libero da ogni male, da ogni ipocrisia. La legge cede il passo all’amore. Non più il Battesimo di Giovanni come simbolo di penitenza ma il Battesimo di Gesù, che toglie il peccato del mondo, rende nuovo il cuore, trasforma l’uomo in figlio di Dio. Questa è festa nuziale e si fa festa perché lo sposo è con noi. Gesù non elimina il digiuno, perché verranno i tempi difficili che esigeranno il digiuno vero, le sofferenze. Allude alla passione per lui e alle persecuzioni per i discepoli. Saranno giorni difficili e i discepoli “digiuneranno”. Ma prima è necessario vestirsi a festa e bere il vino della misericordia. La gioia cristiana renderà forti nei momenti di prova. Gesù parla di vestiti vecchi e di otri vecchi che non si addicono alla vita nuova. Si riferisce agli schemi mentali e religiosi, alle varie pratiche esterne dei discepoli di Giovanni e dei farisei, comprese anche, ai tempi nostri, le tante devozioni e riti che non cambiano il cuore. Occorre vino nuovo in otri nuovi. L’amore evangelico richiede cuori nuovi, liberi da condizionamenti, aperti all’amore verso tutti. L’abito nuovo, il vino nuovo è lo Spirito di Gesù, la sua Parola di vita, il suo amore verso tutti, la forza di saper soffrire per rimanere fedeli. Non è il digiuno che salva se si resiste alla novità della Parola. Questo vale anche per noi, chiamati a vita nuova a imitazione di Gesù.
Preghiera
Grazie, Signore, per la novità del tuo messaggio, del nuovo comandamento, della nuova alleanza, della novità della vita, dell’uomo nuovo che prende il posto dell’uomo vecchio, destinato a morire. Sei tu la novità perché è in te la speranza che non muore.
Agire
La scelta di Matteo, pubblico peccatore, rivela che nessuno è escluso dall’amore e dalla novità di vita. Questo deve avvenire anche nelle nostre scelte.
Meditazione del giorno tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it