In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebrerà domani, papa Francesco ha lanciato un appello al termine dell’Udienza Generale odierna.
“Quest’anno siamo invitati a considerare specialmente la situazione delle famiglie rifugiate, costrette spesso a lasciare in fretta la loro casa e la loro patria e a perdere ogni bene e sicurezza per fuggire da violenze, persecuzioni, o gravi discriminazioni a motivo della religione professata, dell’appartenenza ad un gruppo etnico, delle loro idee politiche”, ha detto il Santo Padre.
“Oltre ai pericoli del viaggio – ha proseguito il Pontefice – spesso queste famiglie si trovano a rischio di disgregazione e, nel Paese che li accoglie, devono confrontarsi con culture e società diverse dalla propria”.
“Non possiamo essere insensibili verso le famiglie e verso tutti i nostri fratelli e sorelle rifugiati: siamo chiamati ad aiutarli, aprendoci alla comprensione e all’ospitalità. Non manchino in tutto il mondo persone e istituzioni che li assistano: nel loro volto, è impresso il volto di Cristo!”, ha aggiunto.
Papa Francesco ha poi ricordato che domenica scorsa, nell’Anno della fede, “abbiamo celebrato Dio che è Vita e fonte della vita, Cristo che ci dona la vita divina, lo Spirito Santo che ci mantiene nella relazione vitale di veri figli di Dio”.
A tal proposito ha rivolto ancora una volta l’invito a tutti “ad accogliere e testimoniare il ‘Vangelo della vita’, a promuovere e a difendere la vita in tutte le sue dimensioni e in tutte le sue fasi. Il cristiano è colui che dice ‘sì’ alla vita, che dice ‘sì’ a Dio, il Vivente”, ha quindi concluso.