Lettura

In filigrana si può leggere nella parabola, raccontata da Gesù per i capi del popolo, la storia della salvezza. La vigna affidata in affitto ai contadini è il mondo. Alla riscossione dei frutti da parte del padrone, i contadini oppongono una forte e violenta resistenza. È la storia dell’invio dei profeti rappresentati dai servi del padrone, tutti rifiutati dagli uomini. L’attenzione è sul rifiuto nei confronti del Figlio, l’ultimo inviato (cfr. Eb 1,1). La parabola vuole smascherare l’atteggiamento di chiusura da parte dei capi del popolo nei confronti di Gesù. La parabola, infatti, è inserita tra due diatribe: la questione della sua autorità ( Mc 11, 27-33) e il tributo dato a Cesare (Mc 12, 13-17).

Meditazione

La parabola intende anzitutto concentrare l’attenzione degli ascoltatori sul figlio ucciso dai coloni. Vuole, cioè, obbligare a riflettere sulla decisione dei capi dei sacerdoti, degli scribi e degli anziani, di non accogliere Gesù come l’inviato del Padre. Cristo sta al centro della riflessione. La Lettera agli Ebrei pone, all’inizio, questa chiara affermazione: «Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo» (Eb 1,1-2). Il nuovo millennio del Cristianesimo si è aperto con un invito forte e pressante di Giovanni Paolo II a tutta la Chiesa: ritornare a Cristo. Dice il Papa: «Non si tratta, allora, di inventare un “nuovo programma”. Il programma c’è già: è quello di sempre, raccolto dal Vangelo e dalla viva Tradizione. Esso si incentra, in ultima analisi, in Cristo stesso, da conoscere, amare, imitare, per vivere in lui la vita trinitaria, e trasformare con lui la storia fino al suo compimento nella Gerusalemme celeste. È un programma che non cambia col variare dei tempi e delle culture, anche se del tempo e della cultura tiene conto per un dialogo vero e una comunicazione efficace. Questo programma di sempre è il nostro per il terzo millennio» (NMI, 29). La parabola, inoltre, presenta Cristo come pietra scartata dagli uomini. È proprio da questo “scarto” che è scaturita la Chiesa, comunità aperta ad ogni uomo. Vengono così scardinate le porte della religione ebraica che si riteneva unica detentrice delle promesse messianiche. «La torre dell’elezione è stata innalzata e risplende ovunque, perché ovunque è splendente la Chiesa; ovunque è scavato il frantoio, perché ovunque vi sono quelli che ricevono lo Spirito Santo» (sant’Ireneo di Lione).

Preghiera

Il tuo santo Spirito, Signore, apra il mio cuore perché vi entrino tutti i fratelli e tutte le sorelle.

Agire

«Cristo è morto per te. Tu… che devi fare per Cristo?» (San Josemaría Escrivá de Balaguer).

Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it