L’Iniziativa europea UnoDiNoi deve entrare non solo nella società civile ma anche nel mondo della politica. Per Alfredo Mantovano, magistrato e già sottosegretario agli Interni, «la partecipazione dei politici va sollecitata al di là della dichiarata appartenenza cattolica. Da chi si richiama a una posizione di fede ci si attende un impegno in più.
«L’esempio da seguire è il lavoro che ha condotto all’elaborazione e all’approvazione della legge sulla fecondazione artificiale, all’inizio del 2004, e quindi alla sua difesa referendaria, e poi ancora all’appoggio di una parte della politica al Family day del 2007. Un impegno aperto a tutti senza steccati o limitazioni, ma nel quale i parlamentari cattolici, di qualunque partito, erano in prima linea.
«Tuttavia, non ci si deve illudere che la presenza di una pattuglia di generosi e bene impostati deputati e senatori sia sufficiente a rilanciare la promozione della vita. Lo sforzo più efficace è quello di una presenza culturale e nelle piazze: come la mobilitazione del Family day».
Alleanza cattolica, la formazione di cui Mantovano è leader, è molto motivata su UnoDiNoi: «Ci crediamo molto perché, in un momento in cui la propaganda e la pratica dell’eutanasia diventano sempre più diffuse ed esplicite, la sperimentazione sugli embrioni è praticata in tanti Stati dell’Ue, e si arriva a teorizzare l’infanticidio nei primi giorni dopo la nascita, richiamare alla assoluta non manipolabilità dell’uomo, è compito essenziale per chiunque abbia a cuore le sorti della civiltà».