ROMA, lunedì, 28 maggio 2012 (ZENIT.org).- I primi numeri parlano di oltre 40 mila presenze ai 10 giorni di eventi del Festival Biblico edizione 2012. Si registra quindi un trend in continua crescita rispetto agli anni scorsi. Un’edizione, quella che si è chiusa ieri, che diventa un vero segnale di speranza e di apertura fiduciosa al futuro in un momento di crisi e di timore come quello che, economicamente e socialmente, stiamo vivendo.
Durante l’ultima giornata sono arrivati anche due elogi imprevisti quanti graditi, quelli del vescovo monsignor Beniamino Pizziol e del sindaco Achille Variati, intervenuti all’affollata conferenza di oggi pomeriggio del cardinale Joseph Zen, vescovo di Hong Kong.
«Sono rimasto sorpreso felicemente da questo Festival, sebbene lo conoscessi e nonostante l’abbia vissuto da lontano, in quanto impegnato a Roma per l’assemblea dei vescovi italiani – ha sottolineato Pizziol -. Questa è un’iniziativa da mantenere, rafforzare e migliorare». Il sindaco Variati ha voluto «ringraziare il Festival per le occasioni di confronto e di pensiero che sono state offerte in questi giorni alla città».
Soddisfazione anche da parte dei presidenti del Festival, monsignor Roberto Tommasi e don Ampelio Crema: «Questa edizione ha visto i protagonisti e i partecipanti confrontarsi e raccontarsi le proprie paure e le speranze che ci animano. Abbiamo avuto il piacevole riscontro da parte di diversi ospiti del gradimento di essere stati invitati o invitati di nuovo al Festival. Anche la pluralità di voci che sono intervenute – credenti e “pensanti”, nomi cattolici e nomi “ecumenici” di diverse confessioni cristiane – ha rappresentato un arricchimento per tutti in un momento storico in cui, da più parti, si indica nella cultura la strada per riprendere il cammino».
Le presenze di Zygmunt Bauman, suor Helen Prejean e del cardinal Joseph Zen – tra le altre – hanno «internazionalizzato» il Festival dando ai tanti intervenuti l’opportunità di ascoltare e incontrare personalità di assoluto valore mondiale. Le voci di Roberto Vecchioni, Luca Bassanese, The Sun e Ars Cantus hanno impreziosito le 10 giornate di rassegna. Gli oltre 140 ospiti hanno animato incontri, concerti, scene, mostre ed eventi sempre partecipati e apprezzati. L’anteprima a Verona (dal 18 al 24 maggio, con oltre 3500 presenze) ha con successo «regionalizzato» il Festival, che ormai coinvolge tre province (Vicenza, Verona e Padova). La rassegna Linfa dell’Ulivo ha portato in città relatori di vaglia sulle questioni accademiche legate alla Bibbia.
E mentre si vivono gli ultimi scampoli di Festival, il Comitato organizzatore – mentre ringrazia sponsor, staff, volontari e tutti quanti hanno collaborato a vario titolo – annuncia il tema del 2013. Due gli spunti che faranno da indirizzo alla prossima edizione: l’Anno della fede indetto da Benedetto XVI in occasione del 50° anniversario di indizione del Concilio Vaticano II, e il 1700° anniversario dell’editto di Costantino. In questo senso a maggio 2013 il Festival rifletterà su fede e libertà.