di Álvaro de Juana
NEW YORK, domenica, 13 maggio 2012 (ZENIT.org) - Il prestigioso auditorium Avery Fisher Hall di New York, ha visto, lo scorso 8 maggio, l'Orchestra e il Coro del Cammino Neocatecumenale esibirsi nella Sinfonia che vuole rendere omaggio alle vittime della Shoah, l'Olocausto degli ebrei.
“A Symphonic Homage Prayer: Una Preghiera Sinfonica di Omaggio” è, infatti, il titolo di questa celebrazione in cui la Parola di Dio si è intrecciata con la musica, attraverso la lettura del profeta Ezechiele, del Vangelo di Luca e il sottofondo della Sinfonia "La sofferenza degli innocenti".
L’opera è stata eseguita davanti a 3.000 persone, la maggior parte ebrei, tra cui più di 30 rabbini e circa dodici vescovi e autorità civili. Nel pubblico, inoltre, si contava la presenza di numerosi sopravvissuti all'Olocausto e delle loro famiglie.
"La sofferenza degli innocenti" è stata composta da Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, ed è stata eseguita da un coro e un'orchestra di 180 professionisti, provenienti da questa realtà ecclesiale.
La composizione musicale è nata davanti "alla realtà di scandalo di tanti innocenti che oggi portano i peccati degli altri", ha dichiarato Kiko a ZENIT ed è stata creata, “tenendo come punto di riferimento la profezia di Simeone alla Vergine: Una spada le avrebbe trafitto l'anima nel vedere la morte di suo Figlio sulla croce”.
Questa celebrazione Sinfonico-Catechetica è una delle nuove iniziative del Cammino Neocatecumenale che ha come obiettivo costruire ponti con il popolo ebraico, dal momento che molti ebrei, per loro stessa affermazione, si sono sentiti identificati con la musica e il messaggio che essa veicola.
Dopo aver fatto tappa in diversi luoghi di tutto il mondo – Madrid, Parigi, Galilea, Betlemme e Gerusalemme - la Celebrazione ha, quindi, raggiunto con successo anche alcune importanti città degli Stati Uniti.
La celebrazione dell’Avery Fisher Hall è iniziata con due dei più importanti rabbini della città di New York: il rabbino Greenberg e Rabbi Rosenbaum, che hanno offerto un saluto e guidato un momento di preghiera.
Subito dopo, Kiko Argüello è stato presentato a tutti da David Rosen, rabbino e direttore dell'American Jewish Committee, assessore per gli Affari interreligiosi del Gran Rabbinato di Gerusalemme e responsabile per le relazioni con la Santa Sede.
Prima dell’esibizione dell'Orchestra Sinfonica, Kiko ha spiegato l'origine della Sinfonia e l'importanza della sofferenza degli innocenti nella propria vita spirituale. L’iniziatore del Cammino ha raccontato, infatti, quando da giovane andò a vivere tra i “poveri più poveri” delle barracche di Palomeras Alta a Madrid, dove, tra l’altro, nacque la realtà ecclesiale del Cammino Neocatecumenale, ai tempi del Concilio Vaticano II.
L'evento è proseguito poi con le parole del rabbino Rosen, che ha confermato, ancora una volta, “il riconoscimento che il popolo ebraico trova nel Cammino Neocatecumenale per la riconciliazione e l'amicizia con la Chiesa”.
Uno dei momenti più emozionanti della serata è stato l’esecuzione dell'Orchestra e del Coro della preghiera dello Shema Israel, che tutti i partecipanti, di cui molti in lacrime, hanno accompagnato con il canto. La celebrazione si è conclusa ancora con il canto di un prestigioso coro ebreo e con la preghiera in memoria delle vittime dell'Olocausto.
In tutto questo tempo, il Cammino Neocatecumenale ha ricevuto numerose manifestazioni di affetto e di sostegno per questa iniziativa a New York e nelle altre città degli Stati Uniti che ha toccato, come Boston o Chicago. Molte di queste provengono da rabbini e dagli stessi ebrei che vedono come questo possa essere un supporto importante e un passo avanti delle relazioni tra il popolo ebraico e la Chiesa cattolica.
[Traduzione a cura di Salvatore Cernuzio]