di Luca Marcolivio
CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 9 maggio 2012 (ZENIT.org) – Da oggi le Conferenze Episcopali Europee potranno interagire tra loro con più facilità. Nella Giornata dell’Europa è nato infatti Eurocath Info, il portale che diffonderà in modo organico tutte le informazioni più importanti sulle chiese d’Europa, in tutte le lingue europee.
Il progetto è stato presentato oggi alla stampa presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, alla presenza dei cardinali Péter Erdő, arcivescovo di Budapest e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, ed Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e monsignor Josef Michalik, presidente della Conferenza Episcopale Polacca.
Il sito www.eurocathinfo.eu coinvolge tutte le 33 conferenze episcopali europee, cui si aggiungono le diocesi di Lussemburgo, del Principato di Monaco, di Cipro, di Chisinau (Moldavia) e l’Eparchia di Mukachevo.
Sulla homepage vengono riportate tutte le notizie più recenti dalle conferenze episcopali, ciascuna nella lingua originaria, sovente accompagnate dal documento originario scaricabile in formato doc.
In alto a destra è presente la mappa d’Europa. Cliccando su ciascuno stato, si ricavano le informazioni più importanti di ciascuna conferenza episcopale: numero di diocesi e parrocchie, nomi del presidente e del segretario, indirizzi e contatti, collegamenti ipertestuali con gli organi di informazione.
Il portale è stato realizzato da due giovani non ancora trentenni, entrambi esperti di web editing: Sara María de la Torre Hernández, dell’ufficio stampa della Conferenza Episcopale Spagnola, e Marin Oberan, webmaster della Conferenza Episcopale della Bosnia-Ezregovina.
Come spiegato dal cardinale Erdő, la pagina web è stata concepita e realizzata nell’arco di 4 anni, ed è una struttura policentrica, senza una vera redazione centrale, ma con la possibilità di traduzioni automatiche in 32 lingue.
“È uno strumento – ha aggiunto il porporato ungherese – che permetterà alle conferenze episcopali europee di conoscersi meglio, cooperare e aiutarsi vicendevolmente se necessario. È un frutto della comunione cristiana, una porta verso la vita della Chiesa e verso Gesù Cristo”.
Di seguito il cardinale Bagnasco si è soffermato sul significato profondo della ricorrenza di oggi: la Festa dell’Europa fu indetta per la prima volta a Milano, nel 1985, in occasione dell’anniversario della dichiarazione dell’allora ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, sul piano di cooperazione economica (9 maggio 1950). Questa data segna il primo passo nel processo di integrazione europea.
Schuman, ha ricordato Bagnasco, fu il primo uomo politico a parlare dell’Europa come una “comunità di destino”, “responsabile del proprio futuro e fondata su quell’umanesimo integrale che affonda le radici nel Vangelo”.
Il presidente della CEI ha poi rammentato due importanti appuntamenti dei prossimi mesi: il Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione (7-28 ottobre 2012) e l’Anno della Fede (11 ottobre 2012-24 novembre 2013).
L’Anno della Fede, in particolare, ha spiegato Bagnasco, “è stato ispirato dal Santo Padre soprattutto per chi la fede già ce l’ha ma necessita di renderla, sempre più consapevole, gioiosa e pronta alla testimonianza”.
L’intervento di monsignor Michalik ha fatto invece riferimento al ventennale del Catechismo della Chiesa Cattolica, oggetto del XII Congresso Europeo sulla Catechesi che si concluderà domani alla Domus Mariae di Palazzo Carpegna.
L’opera di traduzione e diffusione del Catechismo nelle varie lingue, ha osservato il presidente della Conferenza Episcopale Polacca, è assai impegnativa per molti motivi: ad esempio, è difficile trovare termini universalmente validi per concetti come “coscienza” che in russo è di difficile traduzione.
Il Catechismo, tuttavia, è impegnativo in primo luogo per i suoi contenuti “esigenti”, specie per le giovani generazioni. “Quando uscì Youcat – ha ricordato il presule – il Papa spiegò ai giovani che la nuova pubblicazione non avrebbe respirato i loro desideri o piaceri ma il suo scopo era suscitare domande e proposte per una vita nuova”.
Monsignor Michalik ha poi sottolineato che è importante “fare catechismo con i giovani, piuttosto che ai giovani” e che i sacramenti dell’iniziazione cristiana – battesimo e, ancora di più, prima comunione e cresima – possono essere mezzi per riavvicinare alla fede anche i genitori.