Cardinale Maradiaga: la verità non può nascere dalla violenza o dalla morte

Incontro dei vescovi dell’America Centrale a Tegucigalpa

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TEGUCIGALPA, venerdì, 25 novembre (ZENIT.org) .- Più di cinquanta vescovi dell’America Centrale si sono riuniti in settimana nella capitale dell’Honduras, Tegucigalpa. Si tratta della riunione annuale del Segretariato Episcopale Centroamericana (SEDAC), per analizzare alla luce del documento di Aparecida le opzioni pastorali della regione e i gravi problemi che affliggono l’America Centrale.

I pastori pubblicheranno un messaggio ai popoli dell’America centrale, afflitta dalla violenza, dal narcotraffico e dalla criminalità organizzata, problematiche emergenti che si aggiungono alla povertà tradizionale la quale investe larghi strati della popolazione della regione, al fenomeno dell’emigrazione in continuo aumento e alla mancanza di opportunità per i giovani dell’istmo.

La cerimonia d’inaugurazione è stata guidata dall’arcivescovo di Managua (Nicaragua), monsignor Leopoldo José Brenes, presidente del SEDAC, assieme al cardinale arcivescovo di Tegucigalpa, Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, presidente della Conferenza Episcopale dell’Honduras, e dal nunzio apostolico in Tegucigalpa, monsignor Luigi Bianco.

Nel suo discorso, il cardinale Maradiaga ha detto che il SEDAC è una “opera provvidenziale” che ha dato molti frutti. Ha esortato i pastori centroamericani ad evangelizzare nuovamente la regione, prendendo in considerazione “le nuove sfide che comportano il progresso tecnologico e i mezzi di comunicazione moderni”.

Il nuovo millennio – ha detto il porporato – “ci sta sfidando. Uno degli obiettivi è cercare questa desiderata pace sociale, che non si può fondare sull’errore retorico e su parole facili, che dirige la pace deve sempre dire la verità, non c’è pace che cresca sul terreno della menzogna”. 

“Solo chi aspira ad essere libero, è in grado di capire che la verità non può nascere dalla violenza o dalla morte, ma da essere stati costruttori reali di convivenza”, ha continuato il cardinale. 

Come risaputo, l’America Centrale è stata sconvolta infatti da conflagrazioni sanguinose all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso, ma nonostante gli accordi di pace l’insicurezza, la violenza e la povertà continuano a flagellare la regione.

Nel corso dell’incontro verranno affrontati argomenti formativi come “Il vescovo, pastore, padre, amico e fratello alla luce di Aparecida”, impartito dal cardinale Maradiaga.

Alla riunione è presente anche monsignor Santiago Jaime Silva Retamales, vescovo ausiliare di Valparaíso (Cile) e segretario generale del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM), l’organismo che aggruppa i vescovi della Chiesa cattolica in America Latina e nei Carabi.

Il prelato ha sviluppato il tema “La missione continentale permanente, approfondendo la formazione missionaria dei seminaristi, il profilo missionario dei sacerdoti e le missioni parrocchiali alle luce di Aparecida”.

Sono stati analizzati anche i rapporti presentati sulla realtà sociale, politica ed economica dei Paesi della regione, inoltre l’elaborazione del messaggio dei popoli del territorio, un compito assegnato ai monsignori Luis Solé, vescovo di Trujillo (Honduras), e Silvio José Baez, vescovo ausiliare di Managua (Nicaragua).

Il SEDAC è l’organismo regionale episcopale più antico dell’America. La sua creazione risale al 1942. I vescovi del SEDAC si incontrano una volta all’anno per valutare ed organizzare le attività pastorali condotte congiuntamente a livello regionale.

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ZENIT Staff

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