José Horacio Gómez

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L’arcivescovo di Los Angeles: “La legge sull’immigrazione non funziona”

Monsignor José Horacio Gómez sollecita una riforma “giusta, efficace ed immediata” da parte delle istituzioni USA

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A spezzare una lancia a favore della riforma dell’immigrazione degli USA, ci ha pensato l’arcivescovo di Los Angeles. Nel corso della tradizionale messa di riconoscimento degli immigrati, celebrata nella cattedrale di Nostra Signora degli Angeli, monsignor José Horacio Gómez, lui stesso di origine ispanica, ha lanciato un doppio appello agli immigrati e alla cittadinanza.

“Siete un segno di fede e di speranza, un segno della fede della Chiesa e della speranza degli Stati Uniti”, ha detto il presule con riferimento ai migranti.

Al tempo stesso, monsignor Gomez ha invitato i cittadini statunitensi ad “aprire i loro cuori” e ha sollecitato le autorità a studiare una riforma dell’immigrazione che sia “giusta, efficace e immediata”.

Ricordando che, per definizione, gli Stati Uniti sono “un Paese  costituito da tante nazionalità e popoli”, l’arcivescovo ha sottolineato che “lo spirito migrante è anche lo spirito della Chiesa cattolica universale, che è un popolo pellegrino, la famiglia di Dio proveniente da tutti i Paesi e da tutti i confini della Terra”.

Attualmente, ha aggiunto Gomez, vige “un sistema migratorio che non funziona” e che respinge “milioni di brave persone, madri, padri, sorelle fratelli e figli”, provocando sofferenza tra i migranti.

Nella società e nella Chiesa americana, ha proseguito l’arcivescovo, vi sono comunque tanti “buoni pastori” che hanno a cuore la sorte degli immigrati, poiché, “la Chiesa è una madre con un cuore aperto”, ha detto citando le parole di papa Francesco in Paraguay.

Monsignor Gomez ha quindi concluso con l’invito a “continuare a pregare e ad impegnarsi per la riforma dell’immigrazione e per la dignità degli immigrati e per fare di Los Angeles e l’America una casa accogliente e ospitale”.

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ZENIT Staff

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