Convegno di Bose: “La Parola di Dio nella vita spirituale”

Dal 7 al 10 settembre, in collaborazione con le Chiese ortodosse

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ROMA, giovedì, 1° settembre 2011 (ZENIT.org).- Mettere a tema l’essenziale unità di Scrittura santa ed esegesi nello Spirito, Parola di Dio e vita spirituale, che percorre tutta la tradizione delle Chiesa d’Oriente, in modi e forme diversi dall’Occidente, ma con una forte convergenza sulla realtà pneumatica della Scrittura: è questo lo scopo del XIX Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa che si terrà a Bose dal 7 al 10 settembre.

Il Convegno, che raccoglie alcuni tra i maggiori biblisti e i più autorevoli esponenti delle diverse Chiese ortodosse, è aperto a tutti. Tutte le relazioni saranno tradotte in simultanea in italiano, greco, russo, francese e inglese.

L’incontro intende concentrarsi su tre momenti principali. Un primo momento sarà dedicato alle ermeneutiche della Bibbia elaborate dai padri della Chiesa; un secondo aspetto approfondirà la dimensione ecclesiale della Parola di Dio. Si rifletterà non solo sulla tradizione del passato, ma anche sull’oggi delle diverse chiese: dalla celebrazione liturgica all’importanza della Bibbia per la teologia ortodossa, dal rapporto tra esegesi storico-critica e lettura ecclesiale della Bibbia a quello tra esegesi e vita spirituale.

Il terzo momento esplora la realtà della presenza della Scrittura nella vita dei credenti, grazie anche alla testimonianza del monachesimo contemporaneo: come la Scrittura plasma la vita spirituale? Come ispira le decisioni (personali/comunitarie)? Come la Scrittura interroga la vita? Come la vita interroga la Scrittura?

Nella giornata inaugurale, interverranno il priore di Bose, Enzo Bianchi e il metropolita Chrysostomos di Messenia (Chiesa ortodossa di Grecia), con una relazione sulla Bibbia nella celebrazione liturgica. Concluderanno i lavori del convegno il metropolita Elpidophoros di Bursa del Patriarcato di Costantinopoli (La Sacra Scrittura nella vita spirituale) e il metropolita Ilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca (L’importanza della Bibbia per la Teologia ortodossa).

Interverranno inoltre i metropoliti Georges del Monte Libano e Paul di Aleppo (Patriarcato di Antiochia), i vescovi Kliment di Krasnoslobodsk e Serafim di Sendai (Patriarcato di Mosca), l’arcivescovo Oleksandr di Perejaslav-Khmel’nyc’kyj (Chiesa ortodossa ucraina), i vescovi Porfirije di Jegar (Chiesa ortodossa serba), Boris di Agatonitsa e Grigorij di Veliko Tarnovo (Chiesa ortodossa bulgara), il cardinale Angelo Sodano, decano del Sacro Collegio, il cardinale Achille Silvestrini presidente emerito della Congregazione per le Chiese orientali, il vescovo di Pistoia Mansueto Bianchi presidente della commissione ecumenismo e dialogo interreligioso della CEI, il vescovo di Biella Gabriele Mana, ordinario del luogo e di Ivrea Arrigo Miglio, segretario della CEP, don Andrea Palmieri officiale del pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, p. Constantin Preda (Chiesa ortodossa romena), delegato del Patriarca Daniel, p. Ruben (Zargaryan) (Chiesa apostolica armena), delegato del Catholikos di tutti gli armeni Garechin II, l’archimandrita Athenagoras (Fasiolo) (Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e di Malta), il canonico Jonathan Goodall (Chiesa d’Inghilterra) delegato dell’Arcivescovo di Canterbury Rowan Williams e il dr. Michel Nseir, delegato del Segretario Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olav Fikse Tveit.

Di particolare rilievo è la presenza di monaci e monache, provenienti da monasteri ortodossi (Grecia, Russia, Bulgaria, Romania, Monte Sinai, Armenia, Stati Uniti), cattolici e riformati (Belgio, Francia, Italia, Svizzera, Ungheria). Un’intera sezione del convegno sarà dedicata alla Bibbia nell’esperienza monastica oggi, con contributi dell’igumeno Iakovos di Petraki, dell’archimandrita Serghei di Nuovo Valamo, dell’igumeno Petr Meščerinov del monastero Danilov di Mosca, di p. Cesare Falletti, priore del monastero cistercense Dominus Tecum, di p. Christopher Savage di New Skete negli Stati Uniti. Da segnalare inoltre la presenza dei proff. Sebastian Brock di Oxford, John Fotopoulos di Notre Dame, Anatolij Krasikov di Mosca, Gelian Prochorov di San Pietroburgo, Spyridon Kontoyannis di Atene e Pantelis Kalaitzidis di Volos

Il programma è stato elaborato in collaborazione con le chiese ortodosse dal comitato scientifico presieduto da p. Enzo Bianchi, e composto tra gli altri da p. Hervé Legrand (Paris), p. Michel van Parys, e Antonio Rigo (Università di Venezia), nell’intento di tracciare un itinerario d’incontro tra le diverse chiese cristiane, di comunione e condivisione delle loro multiformi tradizioni spirituali.

[Per maggiori informazioni: http://www.monasterodibose.it/]

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ZENIT Staff

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