ROMA, lunedì, 18 luglio 2011 (ZENIT.org).- La Caritas italiana, in risposta anche all’appello pronunciato domenica da Benedetto XVI all’Angelus, ha già provveduto a mettere a disposizione 300.000 euro per l’emergenza che ha colpito i Paesi del Corno d’Africa.
Sono circa 10 milioni le persone colpite da siccità e carestia che stanno affliggendo il Corno d’Africa per la scarsità delle precipitazioni degli ultimi 2 anni e il conseguente innalzamento del prezzo di cibo e acqua.
Secondo i dati Onu riportati in una nota della Caritas si tratta della peggiore siccità degli ultimi 60 anni e coinvolge 3,2 milioni di persone in Kenya, 2,6 in Somalia, 3,2 in Etiopia, 117mila a Gibuti, ed anche parte della popolazione in Eritrea.
A soffrirne sono soprattutto i bambini: in Somalia uno su tre è denutrito. In alcune aree il prezzo del grano è aumentato addirittura del 100-200 per cento e la disponibilità di generi alimentari si va riducendo di giorno in giorno.
Si teme che l’emergenza travolga anche Tanzania e Sud Sudan. Si registra anche la perdita di molti capi di bestiame e grandi spostamenti di persone in tutto il Corno d’Africa, soprattutto in Kenya, dove i campi profughi sono ormai al limite della capienza.
Tuttavia, la rete Caritas si è attivata per rispondere in modo adeguato e tempestivo a questa crisi.
In Somalia, Caritas Somalia attraverso l’operazione Lifeline, raggiunge con aiuti d’urgenza 7.000 persone, di cui circa 1.400 bambini e anziani. Inoltre la rete Caritas sta offrendo assistenza a 70.000 persone seminomadi nel Somaliland Orientale.
In Kenya, Caritas Kenya distribuisce generi di prima necessità a 40.000 persone nelle aree più gravemente colpite e nella Rift Valley. I primi ad essere soccorsi sono stati i bambini e le mamme, ed è in corso un programma veterinario per assistere circa 15.000 bovini.
In Etiopia, nella zona meridionale dove i pastori Borana sono in gravi difficoltà per carenza di acqua e di pascoli, la rete Caritas sta aiutando circa 25.000 famiglie nel mantenimento dei propri capi di bestiame. Caritas Etiopia sta inoltre distribuendo cibo e acqua a 80.000 persone nelle regioni di Haraghe e Meki. In Eritrea, la Caritas sta monitorando la situazione per mettere a punto un piano di intervento.
A rafforzamento delle azioni già avviate la rete Caritas sta predisponendo un programma globale di aiuto d’urgenza riguardante i 4 paesi che verrà lanciato nelle prossime settimane. Caritas Italiana da anni è impegnata nel Corno d’Africa, in collaborazione con le chiese locali, in ambiti diversi: la salute, la lotta all’esclusione sociale, l’istruzione. In occasione di questa emergenza è in costante contatto con le Caritas africane attive nei paesi colpiti dalla siccità e ha offerto sostegno alle azioni in atto e al piano in via di definizione.
Dalla Caritas italiana, peraltro, si richiama l’attenzione sul problema dei mutamenti climatici, dovuti al riscaldamento globale e sul loro impatto sui Paesi più poveri.
Per questo, si rileva, “è necessario non solo offrire assistenza nelle emergenze umanitarie, ma soprattutto prevenirle, attraverso il sostegno all’agricoltura globale, la riduzione del riscaldamento globale, la gestione appropriata delle risorse idriche: un impegno che riguarda i Governi e le istituzioni internazionali, ma anche gli stili di vita quotidiani di ogni persona”.
Per sostenere gli interventi si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite c/c postale n. 347013 specificando nella causale: “Carestia corno d’Africa 2011”.
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
UniCredit, via Taranto 49, Roma
Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
Banca Prossima, via Aurelia 796, Roma
Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma
Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana
tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)