ROMA, domenica, 17 luglio 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha fatto appello alla comunità internazionale perché si mobiliti per salvare la Somalia dalla carestia e dalla siccità che la stanno devastando. È l’appello lanciato questa domenica mattina dopo la preghiera dell’Angelus, recitata insieme ai fedeli e ai pellegrini dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo.
“Con profonda preoccupazione – ha detto il Papa – seguo le notizie provenienti dalla regione del Corno d’Africa e in particolare dalla Somalia, colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria. Innumerevoli persone stanno fuggendo da quella tremenda carestia in cerca di cibo e di aiuti”.
“Auspico – ha concluso – che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini. Non manchi a queste popolazioni sofferenti la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà”.
E’ una delle siccità più gravi che ha colpito il Corno d’Africa negli ultimi 60 anni. Cinque i paesi coinvolti: Etiopia e Somalia, il nord del Kenya, alcune aree del Sud Sudan, e il piccolo Gibuti. Oggi sono undici milioni le persone in pericolo, anche per il rischio del colera, che necessitano urgentemente di aiuti alimentari.
Oltre alla siccità la regione del Corno d’Africa è statacolpita anche dai devastanti temporali. Circa 3mila le personeche fuggono ogni giorno dalla Somalia diretti verso i Paesi vicini, Etiopia e Kenya.
Intanto Londra ha promesso 59 milioni di euro in aiuti, Berlino si è detta pronta ad aggiungere 5 milioni di euro agli oltre 3 milioni già destinati al Corno d’Africa, mentre l’Alto Commissario per i rifugiati dell’Onu ha intenzione di portare 600 tonnellate di tende oltre ad altro materiale di aiuto per i somali che recentemente sono riparati nel vicino Kenya.