ROMA, lunedì, 4 luglio 2011 (ZENIT.org).- Il 1° maggio 2011 è stato beatificato Giovanni Paolo II, la cui biografia riserva ancora molti aspetti profetici. Ad esempio questo aneddoto che si trova nel volume del postulatore della causa di beatificazione di Papa Wojtyla: Slawomir Oder, "Perché è santo” (BUR extra, 2011, pag. 37) non aggiunge niente alla santità del grande Pontefice, ma può aiutare noi tutti a non perdere mai la fiducia nell'amore e nella misericordia di Dio. Eccolo:
Un sacerdote nord americano della diocesi di New York si disponeva a pregare in una delle parrocchie di Roma quando, all’entrare, si trovò davanti a un mendicante. Dopo averlo osservato per un momento, il sacerdote si rese conto che conosceva quell’uomo. Era un suo compagno di seminario, ordinato sacerdote con lui, nello stesso giorno. Ora mendicava per le strade di Roma. Il sacerdote, dopo essersi presentato e averlo salutato, ascoltò dalle labbra del mendicante come aveva perso la fede e la sua vocazione. Restò profondamente sconvolto. Il giorno seguente il sacerdote venuto da New York aveva l’opportunità di assistere alla Messa privata del Papa e avrebbe potuto salutarlo alla fine della celebrazione.
Nell’arrivare sentì l’impulso di inginocchiarsi davanti al Santo Padre e chiedere che pregasse per il suo vecchio compagno di seminario, e ne descrisse brevemente la situazione al Papa. Il giorno dopo ricevette l’invito dal Vaticano a cenare con il Papa, e a portare con sé il mendicante della parrocchia. Il sacerdote ritornò nella parrocchia e comunicò al suo amico il desiderio del Papa. Una volta convinto il mendicante, lo portò dove era alloggiato, gli offrì indumenti e l’opportunità di prepararsi per l’incontro col Papa.
I due cenarono con Giovanni Paolo II che, dopo cena, pregò il sacerdote di lasciarli soli, e chiese al mendicante di ascoltare la sua confessione. L’uomo, impressionato, gli rispose che non era più sacerdote, e il Papa rispose: "Una volta sacerdote, sacerdote per sempre". "Ma io sono fuori dalle mie facoltà di presbitero", insistette il mendicante. "Io sono il Vescovo di Roma, posso incaricarmi di questo", disse il Papa. L’uomo ascoltò la confessione del Santo Padre e gli chiese a sua volta di essere confessato. Poi pianse amaramente. Alla fine Giovanni Paolo II gli chiese in che parrocchia era stato a mendicare, e lo designò assistente del parroco della stessa, incaricato delle attenzioni ai mendicanti.
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*Padre Piero Gheddo (www.gheddopiero.it), già direttore di Mondo e Missione e di Italia Missionaria, è stato tra i fondatori della Emi (1955), di Mani Tese (1973) e Asia News (1986). Da Missionario ha viaggiato nelle missioni di ogni continente scrivendo oltre 80 libri. Ha diretto a Roma l'Ufficio storico del Pime e postulatore di cause di canonizzazione. Oggi risiede a Milano.