E’ l’invito che ha rivolto ai cattolici in un articolo pubblicato sulla stampa l’Arcivescovo di Rio de Janeiro (Brasile), monsignor Orani João Tempesta.
Nelle tradizioni cattoliche, ricorda, sta per iniziare la novena in preparazione alla solennità della Pentecoste, che attualizza “nella nostra vita e nei nostri atteggiamenti quel grande Dono di Dio che è lo Spirito Santo, effuso nei nostri cuori”.
“Non siamo soli, il Signore lo ripete in molti modi. La memoria delle sue parole ci conforta, come anche l’esperienza viva della fede che non abbandona coloro che esaminano attentamente le Scritture, né quelli che vivono la vita quotidiana con cuore generoso e accogliente”, prosegue l’Arcivescovo.
“Se misuriamo le nostre forze, capiamo che siamo fragili e bisognosi”, ma “quella Parola entra in noi come Spirito vivificante, promesso per colmare le nostre lacune, per ampliare i nostri orizzonti e rafforzare i muri dei nostri cuori attanagliati dalla paura”.
“Accogliendo la presenza dello Spirito Santo promesso e approfondendo la nostra vita di fede per dare le ragioni della nostra speranza, potremo, come gli apostoli, vedere le meraviglie dell’evangelizzazione e dei segnali per la predicazione proclamata”, sottolinea monsignor Tempesta.
“Non è invano che Pietro ci dice, prima di tutto, di adorare Cristo nel nostro cuore. La fede è in te. La fede è una Persona. E’ necessario fare un incontro personale con Lui, via, verità e vita, Spirito che ci invita a contemplare la Verità della fede”.